Utmb e Tor, l'accoppiata di Collé: "Due mondi completamente diversi, una sola grande sfida"

L'atleta valdostano alla prova del Bianco: "Qui è nato il trail, qui ti confronti con i più grandi"

Prima l'Utmb e poi il Tor de Geants: 171 km e 10mila metri di dislivello positivo attorno al Massiccio del Bianco (da Chamonix a Chamonix passando da Courmayeur e dalla Svizzera) e una settimana dopo altri 330 km sulle due Alte Vie valdostane per oltre 24mila metri di dislivello. Con l'obiettivo e la legittima ambizione di essere protagonista in entrambi i casi. E' questa la grande sfida di Franco Collè, ultratrailer valdostano, plurivincitore proprio del Tor, ora alla vigilia della sua prima apparizione all'UltraTrail del Mont Blanc. Ancora due giorni per decomprimere, tornando al lavoro lontano da Chamonix (perché un ultratrailer come Franco prima lavora e poi si allena) dopo di che testa, cuore e gambe unicamente focalizzate sulla prova più esaltante che ci sia al mondo.

Buongiorno Franco! Come arriva allora il vincitore del Tor alla prova con l'Utmb?
Io ci arrivo con la consapevolezza che sono due gare completamente diverse: i sentieri, i dislivelli, la tattica, la tecnica, le difficoltà fisiche e psicologiche, tutto diverso. Differenze abissali, Il Tor non è il doppio dell'Utmb così come l'Utmb non è la metà del Tor: questo non è solo un gioco di parole, ma la fotografia della realtà. Qui è agonismo puro, qui è gara dura e agguerrita, qui ci sono i migliori al mondo. A Chamonix è nato il trail! Il Tor lo vince che sa meglio gestire le difficoltà, chi meglio resiste, L'Utmb lo vince chi va più veloce.

L'attesa e l'emozione sono facilmente avvertibili. Quale obiettivo allora in gara?
Parto con il pettorale numero 40, il che vuol dire che 39 atleti hanno un punteggio migliore di me. In termini di piazzamento non so dire cosa possa aspettarmi. Di certo partirò tenendo il mio ritmo, senza farmi travolgere dalla foga, sapendo che da metà gara in poi posso dire la mia. Tutto poi può succedere. L'importante è arrivare e arrivare bene, anche perché è la mia prima volta a Chamonix e ci tengo a onorare questa gara. Poi che sia un sesto o un undicesimo posto al momento poco cambia.

E poi, una settimana dopo il Tor! Un tour de force pazzesco, non da tutti! Anzi, da pochi...
Avrò poco tempo per recuperare, ma sono valdostano e avrò il numero uno per cui al Tor non posso certo mancare. Oltretutto quest'anno è la decima edizione! Come ci arriverò però lo potrò capire solo settimana prossima. Ma anche questo è il bello della sfida!

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