Per le venti squadre della Serie A 2023/24 il giro di boa è stato superato e dopo 19 giornate di battaglia in campo è tempo di un primo bilancio stagionale. Tra conferme (Inter e Juventus), sorprese (Bologna e Frosinone) e qualche delusione (Napoli), il campionato racconta di un gruppo diviso fondamentalmente in tre tronconi per altrettanti obiettivi stagionali. Se per lo scudetto sembra una lotta a due, per la qualificazione alle coppe europee il gruppo è più folto così come per la salvezza. Il tutto con un punteggio livellato verso il basso.
DERBY D'ITALIA PER LO SCUDETTO
Inter e Juventus, ancora loro due nel nuovo capitolo dell'eterna rivalità del Derby d'Italia. Con l'andatura tenuta dai nerazzurri di Simone Inzaghi e dai bianconeri di Max Allegri la quota 100 non è così lontana, ma se le ambizioni alla vigilia del campionato potevano essere le stesse, le aspettative erano sicuramente diverse.
L'Inter ha come obiettivo dichiarato la conquista della seconda stella, la rosa è attrezzata e lunga per farlo ma nonostante questo sul campo ha comunque tenuto un ritmo e un rendimento infernale per le avversarie. Solo nove gol subiti e 48 punti conquistati, con miglior attacco e miglior difesa.
La Juventus è lì, a due punti di distanza nonostante una rosa che - nonostante il monte ingaggi e le spese passate per costruirla - sulla carta non avrebbe lasciato ipotizzare a 46 punti raccolti in 19 partite. Con una difesa impenetrabile e giovani talenti in rampa di lancio come Yildiz, la squadra di Allegri con orgoglio ha ribattuto colpo su colpo all'Inter, restando in scia e tenendo il pareggio nello scontro diretto.
La differenza potrebbero farla gli impegni extra campionato delle due formazioni. Se l'equilibrio perdurerà, il ritorno della Champions League toglierà forze ai nerazzurri e la Juventus potrebbe approfittarne. A propria volta, però, i bianconeri dovranno continuare a correre a un ritmo forsennato.
IL MILAN STA NEL MEZZO
Lì nel mezzo della zona Champions League c'è il Milan di Stefano Pioli, troppo distante al momento per essere considerato in corsa per lo scudetto (-9 dall'Inter con la sconfitta 1-5 nello scontro diretto; -7 dalla Juventus), ma anche ben messo nei confronti del quinto posto del Bologna (+7).
Classifica che racconta di 39 punti, ma senza dimenticare una prima parte di stagione più che tormentata tra infortuni e voci di esonero di Pioli. Dopo l'eliminazione dalla Champions League la barca rossonera avrebbe potuto affondare, invece il successo di Newcastle che ha portato in dote l'Europa League a febbraio ha compattato l'ambiente che nell'emergenza ha trovato diversi ragazzi classe 2005 su cui puntare e su cui, chissà, costruire un brillante futuro.
LOTTA PER L'EUROPA AFFOLLATA
Senza girarci troppo intorno, nel girone d'andata è mancato il rendimento delle romane Lazio e Roma e del Napoli tra le "grandi sorelle". Sette sconfitte per Lazio e Napoli con il cambio tecnico da Garcia a Mazzarri per questi ultimi, sei per i giallorossi di Mourinho. Per questo il trenino trainato dalla Fiorentina (33 punti a -6 dal Milan terzo) comprende tanti vagoni, fino almeno al Torino di Juric coi suoi 27 punti.
In palio c'è il piazzamento in Champions League per la prossima stagione - che potrebbe prevedere anche il bonus col quinto posto a seconda del rendimento europeo in questa annata delle italiane -, ma non sarà semplice per nessuno e alla fine ce la farà chi nel 2024 riuscirà a trovare una svolta nel proprio rendimento come sembra poter fare la Lazio dopo le ultime tre vittorie consecutive.
In corsa per i posti che valgono l'Europa ci sono Fiorentina, Bologna, Atalanta, Napoli, Lazio, Roma e Torino.
SI SALVI CHI PUO'
Il terzo e ultimo troncone della classifica è quello più delicato e riguarda la salvezza. Sono almeno sette le squadre attualmente impegnate in questo tipo di corsa, che diventano nove includendo anche Genoa e Lecce, sicuri con 21 punti ma - come dimostrato in passato - impossibilitati a staccare la spina.
In questo caso la situazione dipenderà molto anche dagli interventi sul mercato di gennaio e il trend delle varie squadre è diverso. Se la Salernitana ultima in classifica ha dato segnali incoraggianti contro Milan, Verona e Juventus pur raccogliendo poco, l'Empoli continua a faticare a fare risultato ma può contare su talenti giovani e importanti.
Il Verona deve affrontare un periodo delicato anche fuori dal campo e le notizie di mercato - quasi sempre in uscita - non aiutano l'ottimismo, mentre c'è da fare attenzione al Frosinone. I gialloblù di Di Francesco sono stati una delle sorprese più belle del girone d'andata con il talento di Soulé e non solo, ma sembrano entrati in un vortice negativo di sconfitte che solo calma, esperienza del tecnico e tranquillità dell'ambiente potrà fermare.
LA CONFERMA DEL GIRONE D'ANDATA
L'Inter è sicuramente la squadra che ha confermato le aspettative della vigilia. La formazione di Simone Inzaghi è costruita per vincere e in campo non ha deluso.
Miglior attacco, miglior difesa, capocannoniere e migliori giocatori del campionato. Nessuna sorpresa la vetta della classifica dopo 19 giornate, anche se 48 punti sono un bottino di assoluto rispetto.
LA SORPRESA DEL GIRONE D'ANDATA
Le nomination per questa palma simbolica sono tante. C'è la Fiorentina di Italiano, che ha fatto un bel salto in avanti nel rendimento rispetto alla scorsa stagione; poi c'è il Frosinone di Di Francesco, che ha sorpreso tutti per qualità di gioco e coraggio di lanciare i talenti come Soulé, Ibrahimovic e Barrenechea. Anche il Torino ha tenuto un rendimento sopra le aspettative considerando anche gli infortuni.
Il premio però non può non essere dato al Bologna di Thiago Motta con il trascinante - e altrettanto sorprendente - Joshua Zirkzee. Al netto del punto conquistato nelle ultime due giornate del girone d'andata, il quinto posto con 32 punti è un traguardo che nemmeno il più ottimista dei tifosi rossoblù avrebbe potuto sperare ad agosto. Ed invece è tutto meritato e giustificato dal campo.
LA DELUSIONE DEL GIRONE D'ANDATA
Anche in questo caso le nomination potrebbero essere tante e svariate a seconda dei casi, ma c'è un dettaglio che fa tutta la differenza del mondo nelle considerazioni: il tricolore sul petto.
Il Napoli è crollato nel suo anno più bello concludendo un 2023 in maniera sportivamente tragica. Ventidue punti in meno rispetto alla scorsa stagione a fine girone d'andata; allenatore già sostituito e vetta della classifica distante 20 punti. Un rendimento da mani nei capelli per una squadra campione d'Italia in carica, con la luce in fondo al tunnel che al momento non si intravede.