Dakar 2024, 4a tappa: Cornejo, vittoria e leadership. Loeb sorprende tutti nelle auto
La corsa arriva ad Al-Hofuf dopo 299km di speciale cronometrata nelle dune e vede cambiare il leader nelle moto: ora guida il cileno. Al-Rajhi continua a guidare nelle quattro ruote
Dopo lo stravolgimento della classifica per le penalizzazioni comminate ieri, la Dakar 2024 riparte da Al Salamiya e arriva ad Al-Hofuf dopo 631km complessivi e 299km di prova speciale, che sanciscono un cambio di leader nelle moto: Ignacio Cornejo vince un'altra tappa sulla sua Honda e balza in testa con 1'15" su Branch e 4'56" su Brabec. Sorpresa nelle auto: Loeb beffa Al-Attiyah, che chiude terzo. Lo precede anche Al-Rajhi, che resta leader.
MOTO
La Dakar 2024 riparte senza Sam Sunderland (GasGas) e Sebastian Buhler (Hero), frenati rispettivamente da un problema meccanico e da una brutta caduta, e con una classifica rivoluzionata dalle penalizzazioni di ieri. La 4a tappa comprende 631km complessivi e 299km di prova speciale, con partenza da Al Salamiya ed arrivo ad Al-Hofuf dopo una sezione conclusiva caratterizzata da delle ostiche dune e dalla sabbia finissima. Su questo particolare scenario, il dominatore è José Ignacio Cornejo, pilota cileno dell'Honda, che domina per la quasi totalità della 4a tappa e ottiene la sua seconda vittoria in questa Dakar. Il portacolori Hrc chiude in 2h51'11" e precede di 2'59" il compagno Ricky Brabec, in una giornata caratterizzata dal vento. Terzo il grande favorito Kevin Benavides (Ktm), che perde altro terreno nella generale e chiude a 3'18", precedendo Ross Branch (Hero) e Adrien van Beveren (Honda), staccati rispettivamente di 4'26" e 5'25".
Nella top-10 anche Luciano Benavides (Husqvarna, +7'22"), che scavalca Barreda (Hero) grazie alla penalizzazione di un minuto subito da quest'ultimo, che termina settimo davanti a Gonçalves (Sherco), Howes (Honda) e Dumontier. Ottimo 12° posto per l'italiano Paolo Lucci della Bas World Ktm Racing Team, a soli 12'56" dal leader di giornata. Terminano infatti alle sue spalle due veterani della Dakar come Toby Price e Pablo Quintanilla, rispettivamente 15° e 19°. La tappa odierna sancisce un nuovo cambio di leader nelle moto: Ross Branch cede lo scettro proprio a Cornejo, che ora guida con 1'15" sul pilota del Botswana e 4'56" su Brabec. Molto staccati tutti gli altri, con Kevin Benavides quarto a 20'39" e van Beveren quinto a 22'30". Paolo Lucci è il miglior italiano nella generale, col 20° pèosto a 1h26'34" dal leader. Nei quad, invece, si estende il dominio dell'argentino Mariano Andujar, che vince la tappa e ora guida con 21'24" sul francese Giroud e 24'07" sul brasiliano Medeiros.
AUTO
Si rivela ricca d'emozioni anche la Dakar delle auto, anche se il leader resta sempre il padrone di casa Yazeed Al-Rajhi con la sua Toyota Overdrive. La 4a tappa premia infatti la ProDrive griffata Bahrain Raid Xtreme di Sebastien Loeb, che beffa quel Nasser Al-Attiyah che era stato in testa fino all'ultimissimo check point, ed invece chiude addirittura al terzo posto. Il nove volte campione del mondo nei rally conferma la sua velocità ed effettua il sorpasso nel tratto guidato conclusivo, recuperando i 23" che lo separavano dal compagno a pochi chilometri dal termine e chiudendo col tempo di 2h36'02". Il francese, che l'anno scorso aveva strappato il record di vittorie di tappa consecutive ad Ari Vatanen (6), chiude con 1'08" su Yazeed Al-Rajhi e 1'22" su Al-Attiyah, che chiude terzo precedendo
Carlos Sainz sr. e la sua Audi (+5'08", con dieci secondi di penalità). Sfuma il quinto posto per colui che era stato il primo leader della Dakar delle auto: il belga Guillaume De Mevius viene penalizzato di due minuti e chiude settimo (+7'21") con la sua Toyota alle spalle di Peterhansel (+5'56") e Serradori (+6'56"). Iniziano a pagare l'inesperienza due protagonisti delle prime fasi di quest'edizione: il vincitore di ieri Lucas Moraes chiude 11° a 11'22", precedendo Mattias Ekstrom (Audi) che chiude a 12'24" dopo essere stato a sua volta penalizzato di due minuti. Nella top-15 anche l'ottimo equipaggio composto da Maurizio Gerini e Laia Sanz, entrambi ex motociclisti con grande esperienza nella Dakar, che terminano al 14° posto ed a 16'38" dal vincitore con la vettura dell'Astara Team.
Al-Rajhi approfitta del secondo posto odierno per allungare in classifica e ampliare la sua leadership nelle auto: l'imprenditore e pilota saudita ora guida con 4'29" su Carlos Sainz (Audi) e 11'03" su Nasser Al-Attiyah (Prodrive). Quarto posto per Moraes (+19'31") davanti a Ekstrom (+19'42"), mentre Sebastien Loeb è solo sesto a 23'50" dopo le tre forature di ieri. Risalita in corso anche per Stephane Peterhansel, che è ottavo a 26'56", mentre sprofonda De Villiers ed esce dalla top-10 (+59'24") dopo aver chiuso a 23' dal leader. Sanz e Gerini occupano un'ottima 17a posizione a 1h16'31" dal leader. Domani si riparte, per le auto e per gli altri mezzi, con i 727km da Al-Hofuf a Shaybah: saranno solo 118 i km di speciale cronometrata. Un antipasto della due giorni seguente, che vedrà i piloti impegnati nell'unica tappa Marathon di questa Dakar.
LE ALTRE CLASSI
Nei quad si estende il dominio dell'argentino Mariano Andujar, che vince la tappa e ora guida con 21'24" sul francese Giroud e 24'07" sul brasiliano Medeiros. Successo per il brasiliano Joao Ferreira nei side-by-side (SSV), ma non cambia il leader: guida Gerard Farres Guell (South Racing Can-Am). Nei camion, invece, la vittoria di tappa va a Janus van Kasteren sul mezzo del team De Rooy (Iveco): per lui 6'04" su van den Brink e 8'32" su Loprais, che perde la vetta della Dakar. Ora guida proprio van Kasteren coi compani Rodewald e Snijders, precedendo il rivale ceco di 5'17".