SUPERCOPPA SPAGNOLA

Il Real batte 5-3 l'Atletico ai supplementari, Ancelotti in finale

L'autorete di Savic e il gol dell'ex rossonero consegnano la vittoria alle merengues, dopo un match ricco di gol ed emozioni

© Getty Images

La prima semifinale della Supercoppa di Spagna è pirotecnica e ricca d'emozioni, e sorride al Real Madrid. Dopo aver rimontato due volte dallo svantaggio, Ancelotti inserisce Joselu e Brahim Diaz venendo ripagato nei supplementari: l'attaccante propizia l'autorete di Savic (116'), l'ex Milan la chiude in contropiede al 121'. Vincono 5-3 le merengues in un match pazzo, che fa entrare Griezmann nella storia: ora è il top-scorer dell'Atletico con 174 gol

La prima semifinale della Supercoppa di Spagna ci regala un match pirotecnico e carico d'emozioni, che vede Real Madrid e Atletico Madrid giocare a viso aperto: la spuntano le merengues, che vincono 5-3 nei supplementari e volano in finale. Il primo tempo è elettrico al King-Saud University Stadium di Riyad, che si lascia andare a qualche deprecabile fischio durante il minuto di silenzio per Franz Beckenbauer. La prima occasione è di Samuel Lino, che viene fermato dalla paratona di Kepa, ma sul corner seguente l'Atleti passa: è Mario Hermoso l'uomo del vantaggio, svettando sul cross di Griezmann per l'1-0 al 6'. Da qui in poi prende in mano le operazioni il Real Madrid, che però rischia grosso sulla ripartenza di Morata, con un tiro che si spegne sull'esterno della rete. Lo spavento risveglia le merengues, che pareggiano al 20' segnando da corner come i colchoneros: Rüdiger anticipa Savic ed è 1-1 al 20'. Oblak deve fare gli straordinari su Rodrygo e i blancos la ribaltano al 29', con l'azione personale del brasiliano e il tocco vincente (di tacco) di Ferland Mendy per il vantaggio del Real. L'Atletico però non demorde e pareggia con Griezmann, che entra nella storia del club. Il suo potente rasoterra non lascia scampo a Kepa e vale il 2-2 al 36', ma soprattutto lo rende il top-scorer di sempre dell'Atleti con 174 gol superando Aragones (173). Il pareggio viene subito messo a rischio, ma Oblak effettua una superlativa parata d'istinto su Rodrygo ed è 2-2 al riposo. 

La ripresa si apre con dei ritmi più bassi, ma anche con una chance per i colchoneros: Samuel Lino calcia e sfiora il palo col sinistro. Simeone cambia gli esterni inserendo Molina e Riquelme, Ancelotti risponde con Toni Kroos, che viene fischiato dal pubblico saudita per le sue dichiarazioni su Gabri Veiga dopo l'approdo all'Al-Ahli. Il Real spreca una clamorosa occasione con Carvajal, che calcia su Oblak dopo una punizione battuta rapidamente, poi va in svantaggio: Kepa reclama un fallo di Morata, ma in realtà va in tilt per la pressione dell'attaccante e la vicinanza di Rüdiger, dando vita a un clamoroso autogol al 78'. Anche in questo caso la risposta è immediata e Carvajal pareggia all'84': è 3-3, Ancelotti porta l'Atletico Madrid ai supplementari con tre gol dei difensori e la clamorosa chance per Bellingham nel recupero. Simeone sostituisce Morata con Correa e opta per un approccio conservativo, che viene punito nel secondo tempo supplementare. L'episodio chiave arriva al 116', quando il subentrante Joselu manda in tilt Savic, sul cross di Carvajal, e l'ex viola tocca sfortunatamente alle spalle di Oblak per il 4-3. L'Atletico si getta tutto in avanti, con Oblak centravanti sui calci piazzati, e viene punito da Brahim Diaz: l'ex Milan segna a porta vuota ed è 5-3 al 121'. Vince il Real Madrid, trascinato da un sontuoso Carvajal, ed ora aspetta la sua sfidante: domani alle 20 la seconda semifinale, che metterà di fronte Barcellona ed Osasuna. 

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