Sarà una Champions intrigante. Il Napoli ritrova nel Gruppo E il Liverpool campione d’Europa, con l’ormai vecchia conoscenza Jurgen Klopp, già avversario ai gironi nella scorsa edizione del massimo campionato europeo, e due formazioni alla portata come Salisburgo e Genk. Di certo non andranno sottovalutati gli impegni, ma onestamente va detto che il sorteggio sarebbe potuto andare anche peggio.
Così, dopo aver delineato il cammino in Champions, il Napoli può subito rituffarsi sul campionato. La grande sfida contro la Juventus, arrivata prestissimo in questo calendario di serie A, rappresenta uno stimolo importante, senza dimenticare il rush finale per il calciomercato. Se arriveranno sorprese in entrata, o no, solo la dirigenza può saperlo.
Sta di fatto che, tra i vari Icardi e Llorente, già da tempo si era evidenziata la necessità di trovare un bomber. Con Milik che salterà la sfida contro i bianconeri, si riparte dal trio delle meraviglie composto da Callejon, Mertens e Insigne. Senza dimenticare il neo arrivato Hirving Lozano che, con la sua maglia numero 11, spera di ritagliarsi il prima possibile uno spazio nel cuore dei supporters napoletani. Ounas al Nizza, Chiriches al Sassuolo, poi tante riflessioni prima della sosta.
Che la squadra abbia un’ossatura valida è fuori da ogni dubbio. Serve tempo per assestarsi sui livelli richiesti da Carlo Ancelotti, che sta studiando alcune alternative al gioco del centrocampo. Si riparte dal 4-2-3-1, dispendioso in termini di energie e che richiede il massimo della concentrazione, senza dimenticare quel 4-3-3 che ben si addice alle caratteristiche degli uomini in rosa. Automatismi consolidati, che rappresentano la forza di questo Napoli, capace di spezzare gli equilibri contro qualsiasi avversario, soprattutto a gara in corso, ed ancora di salvezza nei momenti di difficoltà.
Lo sa bene anche Sarri, che teme i suoi ex “figliocci”. Da Insigne, che ha gia’ suonato la carica, e Mertens, passando per l’arma letale Callejon, la richiesta di caricarsi questo Napoli sulle spalle è implicita. Senza dimenticare che in difesa il baluardo si chiama sempre e comunque Kalidou Koulibaly: a Torino spiccò quel volo indimenticabile, regalando un sogno che tutta la torcida azzurra spera di rinnovare per poter dare nuova linfa ad una nuova stagione che si annuncia ricca di sfide.