SCIALPINISMO

Millet Tour du Rutor rilancia la sfida: tre tappe per la grande classica della Valle d'Aosta

La tappa italiana della prima parte del circuito La Grande Course propone un itinerario di massimo impegno e grande suggestione 

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© Maurizio Torri

È già in "full swing" la campagna iscrizioni in vista di Millet Tour du Rutor Extreme, unica tappa italiana 2024 de La Grande Course, il prestigioso circuito biennale che racchiude le superclassiche più famose di tutto l’arco alpino e della Cordillera Pirenaica. La ventunesima edizione della più tecnica delle prove italiane "top level" di skialp è in programma in Valle d’Aosta tra La Thuile, Valgrisenche e Arvier nel fine settimana che va da venerdì 22 a domenica 24 marzo che inaugura la prossima primavera. Il format è quello - collaudatissimo - delle squadre da due elementi per il settore assoluto, individuale invece per le categorie giovanili con percorsi appositamente pensati per loro. Non solo, il TDR 2024 sarà valevole come finale del circuito FISI di Coppa Italia. La classifica assoluta verrà stilata sommando i migliori crono di ciascuna delle tre tappe in programma. 

© Maurizio Torri

Come sempre promozione del territorio e delle sue eccellenze enogastronomiche faranno da contorno a tre grandi tappe caratterizzate dall’alta quota e da percorsi alpinistici in vero fuori pista. Questi i numeri più significativi della fiche tecnica della prova: 7500 metri di dislivello positivo, trenta cambi di assetto, 105 chilometri (60 di salite, 45 di free ride, sei di creste e canali) con diversi passaggi oltre i tremila metri.

© Stefano Jeantet

Supportato dai volontari dello Sci Club Corrado Gex, il comitato organizzatore del TDR si avvale dell’esperienza delle Guide Alpine Marco Camandona e Roger Bovard che hanno prima creato e poi cresciuto uno staff di tracciatori giovane e competente, composto da ex atleti in grado di assecondare le esigenze dello scialpinista più esigente. Due anni fa, in occasione della ventesima edizione del TDR - valida come Campionato Mondiale Long Distance by ISMF (International Ski Mountaineering Federation) - si presentarono ai blocchi di partenza 350 concorrenti da quindici differenti nazioni. All’ombra della vetta simbolo da cui l’evento prende il nome hanno gareggiato i più grandi campioni delle ultime generazioni. Ad attenderli tre tapponi di scialpinismo “old style” proposto e comunicato in chiave moderna. 

© Stefano Jeantet

Ecco intanto - giorno per giorno - il menu dell'evento:

DAY 1 (venerdì 22 marzo)

La tappa inaugurale avrà una vera e propria chicca con partenza dal centro di La Thuile e arrivo a Valgrisenche. Un “garone” con ben 2400 metri di dislivello in salita che ricalcherà in parte l’itinerario affrontato nel lontano 1933 (ormai novantuno anni fa!), ai tempi ovvero di quella che viene considerata una sorta di prima edizione del Tour du Rutor, allora denominato “Trofeo del Rutor”. Una spettacolare traversata su uno dei ghiacciai più estesi della Valle d’Aosta. Una giornata d’ingresso destinata a mettere a dura prova i concorrenti e ad operare già la prima selezione.

© Stefano Jeantet

DAY 2 (sabato 23 marzo)

Per la seconda giornata si tornerà in Valgrisenche, ma in vero “TDR Style”. Rispetto al passato verrà proposta una tappa più moderna con tre salite e un tratto alpinistico sulla cresta che porta alla cima Alpe Vielle (punto più alto a quota 2963), per poi scendere nel vallone di San Grato - al confine con la Francia - e risalire su un pendio incontaminato che introdurrà alla picchiata verso il traguardo. In questo caso si affronteranno un totale di 2100 metri di salita. Questa tappa è stata appositamente studiata per dare respiro agli atleti e permettere loro di recuperare almeno in parte le energie dopo la prima impegnativa giornata e in vista del gran finale sulle vette del Rutor e dello Château Blanc.

© Stefano Jeantet

DAY 3 (domenica 24 marzo)

Dal passato al presente. La terza tappa andrà in scena nella culla del TDR moderno, così come lo conosciamo oggi. Partenza e arrivo nella suggestiva località di Planaval nel comune di Arvier, a 1554 metri di quota. Il menu della giornata-clou prevede uno spettacolare anello intorno allo Château-Blanc, che porterà gli atleti sulla vetta a quota 3422 dopo avere superato gli alpeggi Orfeuille (metri 1982) e Plan-Petet (228). In questa tappa il dislivello positivo si aggira intorno ai 2300 metri. 

© Stefano Jeantet

Ad imporsi due anni fa nella ventesima edizione del Tour du Rutor era stata la squadra francese formata da Samuel Equy e Mathèo Jacquemod davanti ai nostri Davide Magnini e Matteo Eydallin. Terzo gradino del podio per un'altra equipe transalpina, composta da Xavier Gachet e William Bom Mardion. Axelle Mollaret e Emily Harrop avevano completato tra le donne la campagna vincente della Francia (23esima posizione della classifica assoluta). Come tra gli uomini, i nostri (anzi le nostre) avevano conquistato il secondo gradino del podio grazie alla performance di Alba De Silvestro e Giulia Murada, che avevano preceduto al traguardo le slovacche Marianna Jagercikova e Iwona Januszyk.

© Maurizio Torri

Come anticipato sopra, il TDR 2024 è la tappa centrale del... girone d'andata del circuito biennale La Grande Course: tre prove quest'anno, altrettante nel 2025. Si parte il primo weekend del mese di febbraio sui Pirenei per Altitoy Ternua e si torna sull'arco alpino per l'appuntamento valdostano di fine marzo e per un'altra grande classica: la Patrouille des Glaciers in programma in Svizzera nella settimana centrale di aprile, a primavera inoltrata. A completare l'edizione 2024-2025 di LGC saranno invece il prossimo anno la Pierra Menta (a marzo) e poi due appuntamenti imperdibili, di nuovo in Italia, nel mese di aprile: Adamello Skiraid e il Trofeo Mezzalama sul Monte Rosa.

© Millet Tour du Rutor Extreme

Per maggiori informazioni e per le iscrizioni: www.tourdurutor.com

© Stefano Jeantet
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