Tutti, anzi tanti lo vogliono ma nessuno se lo prende. Almeno per ora. È la triste storia di Lazar Samardzic che, dopo un'estate vissuta al centro delle attenzioni con il caos relativo al suo passaggio all'Inter poi saltato, si è ritrovato all'alba del mercato di gennaio nuovamente protagonista di diverse trattative. "È fatta al Napoli", "la Juve si inserisce", "assalto del Brighton di De Zerbi": se ne sono lette tante, ma il serbo è ancora all'Udinese. E domenica, dopo un confronto con il tecnico Cioffi, si è ritrovato titolare con i friulani a Firenze.
Poco meno di un'ora di gioco per il classe 2002, che si è distinto per la consueta qualità oltre che per un paio di contrasti vinti (2-2 il finale al Franchi): il fantasista è sul pezzo, focalizzato sugli obiettivi di salvezza bianconeri. E così probabilmente dovrà restare fino a giugno: la trattativa per il suo passaggio al Napoli si è letteralmente sgonfiata, la Juve invece non intende sborsare subito i 25 milioni di euro chiesti dal ds Balzaretti. Magari Giuntoli proverà a bloccarlo per l'estate, con la speranza che la valutazione non lieviti ulteriormente.
Le alte richieste del padre relative alle commissioni (l'Inter e la Pimenta lo sanno benissimo) e la poca decisione dello stesso Samardzic a sposare il progetto del Napoli hanno spinto De Laurentiis a guardare altrove (non a caso i partenopei hanno bloccato Traorè e puntano Barak). Insomma quando c'è da trattare Samardzic i colpi di scena sono dietro l'angolo. E chissà che non possa arrivare un club estero a sparigliare le carte: d'altronde i soldi risolvono (spesso) tante grane.