Dopo tanto girovagare, Giannelli Imbula si appresta a sbarcare in Serie A. C'è il Lecce ad aspettarlo, per rinforzare la mediana e fare da scudo e alla difesa un po' troppo fragile di Liverani. In Salento arriva dallo Stoke City in prestito con diritto di riscatto fissato intorno a quattro milioni, ma soltanto quattro anni fa il suo cartellino era valutato circa dieci volte tanto. Allora sulle sue tracce c'erano Inter e Milan, impegnate a contendersi anche Kondogbia, ma alla fine i nerazzurri lo "scaricarono", spalancando la strada al Porto e facendo infuriare il padre-agente. "L'Inter? Il suo sistema mi fa vomitare", dichiarò il papà di Imbula. Parole pesanti, che ai tempi fecero parecchio discutere.
Come fecero molto discutere anche le prestazioni di Kondogbia all'Inter. Un mezzo flop, poi rinato a Valencia. Quanto invece a Imbula, dopo il mancato passaggio in nerazzurro, la sua carriera ha preso invece una strada molto tortuosa, con diversi trasferimenti che nel tempo hanno abbassato in maniera drastica la sua valutazione. Dopo il Porto, il mediano di origini congolesi è infatti passato allo Stoke City, che in seguito l'ha girato in prestito al Tolosa e al Rayo Vallecano. Cambi di maglia senza fortuna. Esattamente come l'avventura in Nazionale. Dopo aver rifiutato per anni la convocazione africana nella speranza di poter rientrare nei piani del ct francese, Imbula è stato infatti escluso anche dalla Coppa d'Africa 2019 perché la sua posizione con la Fifa non era stata regolarizzata in tempo. Una parabola sportiva che l'ha portato fino a Lecce, dove Imbula spera di ripartire e magari "vendicarsi" in un certo senso anche dell'Inter.