Karim Benzema continua a far parlare di sè. Dopo essere stato escluso dall'Al-Ittihad dal mini-ritiro a Dubai, l'attaccante ha denunciato per diffamazione il ministro dell'Interno francese Gérald Darmanin. Nel dettaglio, in relazione a un post su X del bomber a sostegno degli abitanti di Gaza, l'ex Pallone d'oro era stato accusato da Darmanin di avere "noti" legami con i "Fratelli Musulmani", organizzazione islamista considerata terroristica in alcuni paesi. Dichiarazioni che non sono affatto piaciute all'ex della del Real Madrid, che ha deciso di prendere sul serio la questione e portare tutto in tribunale.
"Affermiamo di non voler importare il conflitto israelo-palestinese in Francia, ma non si capisce come possiamo farlo se corriamo il rischio di alimentare ulteriormente la brace con delle false dichiarazioni - scirve Benzema nella sua dettagliata denuncia di oltre 90 pagine -. Per quanto mi riguarda, vi ricordo ancora che ho scelto di continuare a praticare il mio sport in Arabia Saudita dove i Fratelli Musulmani non sono considerati terroristi".
"La riprovevole leggerezza della dichiarazione, inesatte e non veritiere, ha messo puramente e semplicemente in pericolo me e la mia famiglia - prosegue il testo in riferimento alle parole del ministro Darmanin e del suo entourage del 18 ottobre -. I miei figli sono stati accusati di avere un padre terrorista".
"Un ministro dell'Interno non può dire cose non vere o inesatte - conclude l'attaccante dell'Al-Ittihad -. Ma non importa: è in gioco solo questo meschino, egocentrico opportunismo politico, indifferente alle conseguenze e alle divisioni che provoca laddove abbiamo un urgente bisogno di armonia e umiltà per contribuire a raggiungere soluzioni pacifiche".