Arabia Saudita, clima sempre più teso intorno a Mancini: "È un bugiardo"
Duro attacco di Yasser Al-Qahtani, ex icona del calcio arabo, dopo la decisione del ct di tagliare tre giocatori dalla Coppa d'Asia
Nonostante il debutto con gol vittoria al 96' in Coppa d'Asia, il clima intorno a Roberto Mancini in Arabia Saudita si fa sempre più teso. La decisione dell'ex ct azzurro, che alla vigilia della partita con l'Oman aveva fatto fuori tre giocatori dichiarando "chi gioca lo decido io", ha mandato su tutte le furie Yasser Al-Qahtani, ex icona del calcio arabo da 112 presenze e 42 gol con la maglia della nazionale, che in un'intervista a Bein Sports ha attaccato duramente il tecnico: "Una persona più codarda di lui non l’ho mai incontrata. Non merita di guidare questa squadra. È un vigliacco, irrispettoso e ha un complesso psicologico".
L'ex attaccante ha detto di non credere che i tre giocatori (Al-Faraj, Al-Aqidi e Al-Ghannam) siano stati protagonisti di un ammutinamento come sostiene Mancini: "Una qualità che deve avere un leader è proteggere chi gestisce. Lui (Mancini, ndr) ha abbandonato i giocatori che prestano servizio al calcio saudita. Perché parla di quei tre prima della partita contro l’Oman quando l'incontro con loro è stato un mese e mezzo fa? E’ un bugiardo. Dice di aver chiesto ai giocatori se erano contenti di sedersi in panchina, è normale che la risposta sia 'no’. Un giocatore che ne è felice – continua Al-Qahtani - non è ambizioso, non merita di rappresentare la Nazionale".
E ancora: "Ha accusato i giocatori del loro scarso patriottismo, ignorando la loro storia. Ma questo nessuno può farlo e porterò avanti delle indagini per verificare tutto ciò che ha detto. Penso che alla fine lui voglia andare via".