Gli Europei potevano essere una bella occasione per garantirsi un posto a Parigi, ma, come sostiene Sandro Campagna, è meglio giocarsi tutto alla fine per sfoderare quello "stress positivo" che serve "per crescere e migliorare a ogni occasione". Certo è che per raggiungere la piscina transalpina, la pallanuoto italiana dovrà tirar fuori l'asso dalla manica e compiere una grande impresa ai Mondiali in programma a Doha dal 2 al 18 febbraio. Non basterà vincere per esser certi del pass alle Olimpiadi, sarà fondamentale guardarsi le spalle dagli avversari, sia al maschile che al femminile.
Per vedere la pallanuoto maschile sul podio di un Europeo dobbiamo tornare indietro al 2014 quando sulla panchina sedeva sempre Sandro Campagna, ma soprattutto si giungeva con il vento in poppa dopo il titolo mondiale e l'argento di Londra 2012. Si giocò in casa dell'Ungheria in piena estate e l'Italia dovette accontentarsi di un bronzo "stretto", frutto di una sconfitta di misura con i magiari.
Da quel momento molto è cambiato, la formazione tricolore è riuscita a conquistare un altro titolo mondiale e un bronzo olimpico a Rio de Janeiro 2016, ma deve fare i conti con la portentosa ascesa della Spagna che, come già avvenuto agli ultimi Europei, ci ha inflitto una pesante sconfitta in semifinale. Nulla di irreparabile, ma che sicuramente fa riflettere, soprattutto se si prende in considerazione una percentuale di realizzazione molto bassa testimoniata dai soli quattro gol realizzati contro gli iberici.
Se è vero che la fragorosa vittoria con l'Ungheria nella "finalina" ci ha regalato un terzo posto prezioso e una squadra in crescita, capace di rialzare la testa quando messa spalle al muro (vedi le sfide con Grecia e Montenegro), fondamentale sarà non commettere più errori e soprattutto non cascare nella trappola della "Di Fulvio dipendenza" che tanto ha fatto arrabbiare Campagna contro i magiari.
L'Olanda sembra esser diventata una bestia nera per l'Italia della pallanuoto femminile con il Setterosa che si è spenta proprio in semifinale dopo una grande cavalcata sia ai gironi che ai quarti di finale vinti con l'Ungheria. Le ragazze guidate da Carlo Silipo hanno pagato soprattutto l'inferiorità numerica causata da un fallo grave nella sfida da dentro-fuori con le campionesse del mondo che non hanno perso l'occasione per passare in vantaggio e portarsi a casa il successo.
La solidità difensiva rappresentata dal nostro portiere Aurora Condorelli si è purtroppo sgretolata nel corso della sfida con la Grecia dove in palio non c'era soltanto il bronzo, ma anche il pass olimpico che avrebbe condotto il Setterosa direttamente a Parigi. Il 7-6 finale è frutto di un momentaneo black-out delle azzurre che rischiano di aver lasciato nello specchio d'acqua di Eindhoven la possibilità di tornare alle Olimpiadi otto anni dopo l'argento di Rio de Janeiro.
Tenere testa all'Olanda, capace di superare in finale la Spagna, è soltanto una magra consolazione. Ora sarà necessario rialzare la testa dal fondo della piscina e guadagnarsi uno dei due pass previsti per il torneo femminile.
"La pressione fino all'ultimo minuto mi piace" ha dichiarato Campagna dopo la sconfitta con la Spagna in perfetto stile "velaschiano", teso a brillare "gli occhi della tigre" che i suoi giocatori dovranno presentare a Doha. Lo specchio d'acqua qatariota sarà parecchio infuocato considerando che ci sono a disposizione solo quattro posti per otto squadre.
La Federazione Italiana Nuoto sa di poter contare su questo gruppo, ma un occhio di riguardo dovrà esser posto in particolare alla Croazia che nella sfida decisiva per l'Europeo, ha messo in difficoltà la Spagna prima di arrendersi e cedere il biglietto verso Parigi. A far paura ci sono anche Serbia e Montenegro, battuto a domicilio dai nostri giocatori a Dubrovnik, ma non si potrà sottovalutare Cina, Brasile, Kazakistan e Romania. Queste ultime due saranno le squadre nazionali che incontreremo subito nel primo girone, mentre dovranno vedersela con Grecia e Francia che sono già certe della qualificazione alle Olimpiadi e inserite nel gruppo B.
Chi è già sicuro di un posto a Parigi sono invece Ungheria che affronterà la nostra squadra nazionale nel girone D, così come Australia, Sudafrica e Spagna che vedremo nel programma olimpico e che sfideranno proprio la Croazia. A completare il tabellone ci penseranno Stati Uniti e Giappone che comporranno il girone C con Serbia e Montenegro.
Molto più complicato il discorso per il Setterosa che avrà a disposizione soltanto due posti per i Giochi Olimpici previsti in Francia. Fondamentale sarà non impattare con la "traversa" mondiale e farsì che il tiro con una mano sola possa qualificare le ragazze al torneo femminile. L'avversaria più pericolosa rimane l'Ungheria, eliminata proprio ai quarti di finale degli Europei dopo un torneo un po' sottotono, tuttavia non si possono sottovalutare il Canada e la Gran Bretagna che ci accompagneranno nel girone D insieme alla qualificata Sudafrica.
Fra le altre squadre nazionali che devono ancora stampare il pass per il torneo femminile vi sono Singapore e Nuova Zelanda che si troveranno contro nel gruppo C con l'Ungheria per scrivere il proprio nome nel programma olimpico, mentre l'Australia potrà affrontare le varie partite previste con molta più tranquillità.
Lo specchio d'acqua di Doha vedrà la presenza di Brasile e Kazakistan che comporranno il girone A con Stati Uniti e Paesi Bassi, mentre il programma olimpico vedrà Spagna, Grecia, Cina, Francia che compongono un gruppo B disinteressato dalla lotta per un posto a Parigi.