Il salto sui materassi e il gesto destinato ad aizzare la folla come un gladiatore sono il simbolo dell'inizio di una nuova era per lo sci alpino. Un tempo caratterizzato da Cyprien Sarrazin che ha firmato la doppietta nella discesa di Kitzbühel vincendo nuovamente il duello con lo svizzero Marco Odermatt e garantendosi un posto nel gotha dello sport mondiale. Il transalpino ha domato nuovamente la Streif fermando il cronometro in 1'52"96 lasciandosi alle spalle di 91 centesimi il fuoriclasse elvetico e di 1"44 Dominik Paris che regala il secondo podio consecutivo all'Italia.
Inizialmente la vittoria sembrava finalmente finita nelle mani di Marco Odermatt, ancora alla ricerca del successo sulla pista più celebre del mondo. Linee molto strette, ma soprattutto sfogate sulla Steilhang hanno consentito al 26enne di Buochs di guadagnare un secondo sugli avversari perdendo però leggermente velocità in vista del Brückenschuss e dovendo così attaccare in vista dei curvoni successivi. Odermatt ha quindi pennellato l'Hausberg prendendo in maniera molto stretta l’ingresso alla traversa e avvantaggiandosi ulteriormente sugli sfidanti tanto da chiudere in 1’53”87.
Un tempo solo apparentemente imprendibile, almeno sino alla partenza di Cyprien Sarrazin che ha alzato ulteriormente l’asticella sin dal salto della Mausefalle dove il francese è volato lunghissimo utilizzando traiettorie più canoniche sia nella Karussellkurve che nella Steilhang. Le doti di scorrevolezza del transalpino gli hanno consentito di ampliare ulteriormente il vantaggio sullo svizzero nella stradina e gestire nella parte sottostante dove però il fuoriclasse di Notre Dame des Millieres ha continuato ad attaccare giungendo con 1’52”96 con 91 centesimi su Odermatt.
Linee molto tese per Dominik Paris che si conferma a proprio agio sulla Streif, ma che non gli hanno consentito di andare oltre la terza posizione finale. Il 34enne della Val d’UItimo è finito lungo sulla Steilhang dovendo così intraversare e perdendo un secondo da Sarrazin all’ingresso della stradina. Il carabiniere altoatesino è poi rimasto attaccato alla vetta prima di commettere un altro errore all’ingresso della traversa perdendo un altro mezzo secondo prima di lanciarsi con alta velocità nell’abbrivio conclusivo dove ha tagliato il traguardo con 1”44 dal vincitore.
Prova d'orgoglio per Mattia Casse che, dopo il momento di difficoltà, è tornato a ospitare un posto fra i migliori dieci chiudendo le proprie fatiche in decima posizione a 2"09 dalla vetta. Il 33enne piemontese ha impostato una traiettoria stretta nel tratto alto tanto da dover correggere l'impostazione della Karusselkurve e perdendo così rapidità nel tratto di scorrimento. Il portacolori delle Fiamme Oro Moena è stato il migliore nella parte bassa recuperando soprattutto tre decimi nell'ultimo intermedio e chiudendo così le proprie fatiche davanti al connazionale Florian Schieder.
Un errore all’uscita della Mausefalle è costato caro al carabiniere bolzanino che è finito molto largo alla Karusselkurve patendo così la velocità necessaria per riuscire a rimanere agganciato ai migliori sul Brückenschuss. Il 28enne di Castelrotto ha poi proseguito sugli standard dei migliori, convincendo nell’attacco della traversa dell’Hausberg e non intraversando gli sci rispetto al giorno precedente tanto da guadagnare poi sullo schuss finale che gli ha permesso di concludere in undicesima posizione, lontano 2”13 da Sarrazin.
L'Italia guarda ora con maggior fiducia all'ultimo appuntamento del fine settimana dell'Hahnenkamm, il tradizionale slalom speciale in programma nella mattinata di domenica 21 gennaio.