L'ANALISI

Juventus in vetta con più Vlahovic e meno "corto muso"

I bianconeri sorpassano l'Inter grazie alla ritrovata vena realizzativa del serbo e a un gioco meno difensivista, ma lo scudetto non si deciderà il 4 febbraio a San Siro

di Alberto Gasparri

"Dobbiamo cercare di rendere possibili le cose impossibili". Anche senza mai pronunciare la parola scudetto, Max Allegri è uscito allo scoperto: la sua Juventus crede nella possibilità di strappare all'Inter il titolo tricolore. Impresa difficile, difficilissima, vista la differenza complessiva dei valori tecnici tra le due squadre, ma che i bianconeri stanno colmando mettendoci cuore, dedizione e una crescita costante. All'inizio della stagione la Signora era bruttina, poi con il passare delle giornate ha iniziato a rifarsi il trucco e adesso quella che va in campo è una squadra, che magari non incanta, ma che sa giocare un discreto calcio e soprattutto ha messo da parte il famoso "corto muso". Tre a zero al Sassuolo, tre a zero al Lecce e quattro a zero al Frosinone in Coppa Italia nelle ultime tre uscite ufficiali.

Se la difesa continua a fare il suo con due soli gol subiti nel 2024 (12° clean sheet della stagione, solo l'Inter in Europa ha fatto così bene), è l'attacco a essere esploso. O meglio, è Dusan Vlahovic ad aver cambiato marcia. Il serbo ha già segnato cinque gol quest'anno, tanto che nessuno nei cinque maggiori tornei europei ha fatto meglio. Ma cosa è successo? A sentire lui, i problemi fisici lo stanno lasciando in pace, ma c'è anche il fatto che è riuscito a sgomberare la testa dai cattivi pensieri, dalle critiche, dal volere senza potere. E adesso ha al suo fianco una squadra che crea più occasioni e gli permette di fare il suo lavoro al meglio: segnare. D'altronde, a Torino era stato portato, a suon di milioni, per fare questo e finalmente sta ripagando gli sforzi fatti. 

Insomma, poco per volta Allegri è riuscito a mettere assieme tutti gli ingredienti necessari per costruire una squadra in grado di poter lottare con l'Inter. Che resta favorita, ma che se vorrà mettersi al petto la seconda stella, dovrà meritarsela sul campo. L'attesissimo scontro diretto del 4 febbraio potrebbe rivelsrsi un bivio decisivo. Un successo dei nerazzurri ribadirebbe la forza e la superiorità della Beneamata, mentre una vittoria bianconera, potrebbe ribaltare i pronostici finali.

Difficile, però, che il campionato si decida proprio tra due settimane a San Siro. Perché c'è ancora un girone di ritorno quasi completo da giocare e tante insidie dietro l'angolo. L'Inter dovrà pensare anche alla Champions League, mentre la Juve se la dovrà vedere con un calendario complicato, visto che affronterà in trasferta, oltre all'Inter, anche Napoli, Lazio e Roma. L'impressione è che questo duello si risolverà solo sul traguardo.

Intanto, Danilo e compagni si sono portati avanti con il lavoro, prendendosi la testa della classifica, seppure con una partita in più. In pochi se lo sarebbero aspettato lo scorso agosto.