ex arbitro Gavillucci :"poca enfasi per mio stop Samp-Napoli per cori razzisti"

"Amarezza? Quel gesto fu enfatizzato e ho ricevuto attestati di stima dal mondo esterno al calcio e non da quello interno. Mi sono attenuto a quelle che erano le disposizioni. Poi in Italia e' cambiato qualcosa. In Italia l'arbitro non e' piu' l'unico responsabile. Sono contento di aver dato il la' alla fase della consapevolezza. In Italia c'e' un problema, quello del razzismo. Ricordo come furono commentati i cori nel 2018 che vennero minimizzati si disse che per pochi imbecilli non si potevano sospendere le partite". Cosi', ai microfoni di Radio anch'io sport, Claudio Gavillucci ex arbitro che il 13 maggio sospese Sampdoria-Napoli per cori razzisti rivolti nei confronti dell'ex difensore del Napoli, Kalidou Koulibaly, e fu poi sospeso. "Non ho mai trovato i motivi della mia sospensione, ma tanti elementi. Rispetto al passato i canoni di valutazione degli arbitri sono piu' trasparenti. Mi auguro che si facciano delle leggi al di la' del calcio", ha aggiunto Gavillucci.