IL RACCONTO

Acerbi e l'incubo cancro: "Non sapevo come reagire, serve fare prevenzione"

Il difensore dell'Inter si confessa a 10 anni di distanza: "Quando avverti il dolore è già troppo tardi"

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Era il luglio del 2013 quando Francesco Acerbi, prossimo a firmare con il Sassuolo, scopre di avere un tumore al testicolo sinistro. "La prima volta rimasi scioccato, non sapevo come reagire - ha raccontato il difensore a Vanity Fair a più di 10 anni di distanza -. Ero anche molto giovane, avevo solo 25 anni. Sono stato operato dopo pochi giorni al San Raffaele di Milano. Parlando con i medici mi sono poi tranquillizzato: ho avuto fiducia perché ho capito di essere in buone mani".

Pochi mesi dopo, esattamente a settembre, l'esordio con i neroverdi al cospetto del Verona prima di scoprire di una recidiva grazie alla positività riscontrata ad un test antidoping. Da lì un lungo stop, coronato con il rientro in campo 'definitivo' nel 2014. "Adesso sono guarito - ha proseguito il difensore nerazzurro, che a Milano è divenuto subito leader nella gestione Inzaghi -. Ho imparato che con questo genere di malattia, bisogna essere tempestivi: quando avverti il dolore, è già troppo tardi. Io ringrazio sempre che devo tenermi sotto controllo per il mio lavoro, ma è importante non aspettare di stare male, occorre fare prevenzione. Stare bene mentalmente, oltre allo sport, mi ha aiutato moltissimo".