NBA

Basket Nba, Embiid scrive la storia di Philadelphia, Minnesota va ko

Il centro chiude con 70 punti nel successo sugli Spurs: è la miglior prestazione di sempre della franchigia. Towns ne fa 62, ma i Timberwolves affondano a Charlotte. Vincono Celtics e Bucks

© Getty Images

L'Nba si regala una notte dai grandi punteggi e dalle grandi prestazioni, che ha in Joel Embiid il suo front-man: l'Mvp dello scorso torneo chiude con 70 punti nel successo dei Philadelphia 76ers sui San Antonio Spurs (133-123), è la miglior prova di sempre della franchigia. Minnesota, invece, spreca la serata di grazia di Towns: 62 punti nel ko a Charlotte. Sorridono i Celtics e i Bucks, che battono Dallas e Detroit. Brutto ko per Orlando

DALLAS MAVERICKS-BOSTON CELTICS 110-119

I Boston Celtics devono fare a meno di Kristaps Porzingis, ma ottengono ugualmente una vittoria pesantissima contro i Dallas Mavericks, che vengono ricacciati definitivamente indietro con una grande prestazione nei due quarti centrali. Qui nasce il successo della leader dell'Eastern Conference (34-10), che si conferma la migliore in questa Nba e chiude sul 119-110 in casa dei Mavs. Non basta la tripla doppia di Luka Doncic, che chiude con 33 punti e un totale di 18 rimbalzi e 13 assist, ma paga anche la costante pressione avversaria: 12/30 il suo (deludente) dato al tiro in quella che poteva essere una serata migliore dal punto di vista della precisione. Alle sue spalle ci sono le buone prove di Irving (23) e Hardaway (20), che non bastano per sconfiggere i Celtics: i Mavericks restano così ottavi a Ovest (24-19). Boston, invece, si gode le sue stelle: Jayson Tatum chiude da trascinatore con 39 punti e 11 rimbalzi, precedendo Jaylen Brown a quota 34. Il duo ottiene così due terzi dei punti della squadra, con Holiday a quota 17 in un match dominato dagli ospiti.

MINNESOTA TIMBERWOLVES-CHARLOTTE HORNETS 125-128

Karl-Anthony Towns ottiene una prestazione storica, ma i Minnesota Timberwolves affondano a sorpresa nei minuti finali: è Charlotte a spuntarla con un ultimo quarto da 36-18, che consente agli ospiti di superare la capolista della Western Conference (30-13) sul punteggio di 128-125. I T'Wolves tirano al 6/22 dal campo nell'ultimo quarto e il dominicano si perde a sua volta, sbagliando la tripla del pareggio sulla sirena. Questo non cancella la sua strepitosa prova, perché Towns chiude con 62 punti e un ragguardevole 21/35 dal campo (10/15 da tre) in un'autentica serata di grazia. 44 dei suoi punti arrivano però nella prima metà del match e il lungo, insieme ai compagni, affonda nell'ultimo periodo: pesa come un macigno anche la serataccia di Anthony Edwards, che chiude con soli nove punti (e 11 assist). Brillano eccome invece gli Hornets (10-31), che non si danno per vinti e ottengono la decima vittoria stagionale: sono cinque gli uomini in doppia cifra, con Bridges (28) e Miller (27) migliori di giornata davanti a un LaMelo Ball da 18 punti e 13 assist. 

PHILADELPHIA 76ERS-SAN ANTONIO SPURS 133-123

Gli Spurs lottano con un ottimo Wembanyama, ma non possono fare nulla contro il ciclone-Embiid. L'Mvp della scorsa Nba trascina i Sixers con una prestazione da sogno, la migliore di sempre nella storia della franchigia: 70 punti con 18 rimbalzi e 5 assist, con un notevole 24/41 dal campo, gli consentono di superare i 68 punti di Wilt Chamberlain con la maglia di Philadelphia. Quest'ultimo detiene sempre il record assoluto dell'Nba con 100 punti (con quelli che sarebbero gli attuali Golden State Warriors) davanti a Kobe Bryant (81), mentre per Embiid c'è la 12a miglior prestazione di sempre nella lega. Ne approfittano i 76ers, che volano sul +15 nel terzo quarto e non si guardano più indietro: alle spalle della stella assoluta si piazzano Maxey (18) e Harris (14) in una serata che sarebbe anche "normale" per la squadra, senza un Embiid travolgente. I Sixers restano così terzi a Est (29-13) e ottengono la sesta vittoria consecutiva contro una buona San Antonio: gli Spurs lottano e hanno un Wembanyama da 33 punti, 7 rimbalzi e 2 assist in 28'. Alle sue spalle Vassell (22) e Sochan (14), in una squadra che ne porta sei in doppia cifra e subisce ugualmente la 35a sconfitta stagionale: un record di 8-35 vale l'ultimo posto a Ovest. 

DETROIT PISTONS-MILWAUKEE BUCKS 113-122

I Milwaukee Bucks bissano il successo di sabato e sconfiggono ancora i Detroit Pistons col punteggio di 122-113, dando seguito al successo per 141-135 ottenuto nella precedente sfida. Il match è una fotocopia del precedente, con Ivey e compagni che lottano strenuamente contro un'avversaria superiore e poi affondano nell'ultimo e decisivo quarto, perdendo di nove. Marcus Sasser (23) e Isaiah Stewart (19), in arrivo dalla panchina, sono i migliori ed i più efficaci per la squadra di Monty Williams, che ne porta cinque in doppia cifra con un Ivey da 17 punti. Tra loro non c'è Danilo Gallinari, che chiude con 9 punti in 10', tirando 3/4 dal campo e mettendo a referto tre rimbalzi e due assist. Detroit mantiene così saldamente l'ultimo posto (4-39) con la nona sconfitta nelle ultime dieci, mentre i Milwaukee Bucks restano secondi (30-13) nell'Eastern Conference grazie al solito Giannis Antetokounmpo: il greco infila una tripla doppia da 31 punti, 17 rimbalzi e 10 assist, precedendo nel tabellino Middleton (26) e Lillard (17). 

ORLANDO MAGIC-CLEVELAND CAVALIERS 99-126

Gli Orlando Magic vivono un'autentica serataccia senza appello contro i Cleveland Cavaliers, che tirano al 56.3% dal campo e al 52.6% da tre, ottenendo una pesantissima e meritata vittoria esterna. Il match viene già indirizzato con un primo quarto da 38-19, coi Cavs che allungano di quarto in quarto e toccano il +33 nel terzo periodo, prima di rilassarsi e concedere campo e punti ai rivali fino al 126-99 finale. Paolo Banchero è il migliore in un Orlando sottotono, chiudendo con 18 punti davanti a Franz (17) e Mo (15) Wagner. Brillano invece Sam Merrill e Donovan Mitchell, che mettono rispettivamente a referto 26 e 25 punti: quest'ultimo chiude con 13 assist ed a beneficiarne è un Jarrett Allen che chiude in tripla doppia con 14 punti e 11 rimbalzi. Cleveland infila così l'ottava vittoria consecutiva e mantiene saldamente il quarto posto a Est (26-15), dove i Magic scivolano in 8a posizione (23-21). 

SACRAMENTO KINGS-ATLANTA HAWKS 122-107

I Sacramento Kings indirizzano la sfida con un secondo quarto da 30-16, allungano ulteriormente nel terzo fino al +18 e non fanno prigionieri nel duello contro gli Atlanta Hawks, che si presentano in trasferta privi di Trae Young e vengono sconfitti nettament ecol punteggio di 122-107. Decisiva l'ottima prestazione di Harrison Barnes, che chiude con 32 punti e sopperisce alle carenze realizzative dei compagni, nonostante sei giocatori in doppia cifra: alle sue spalle, infatti, il migliore è un Sabonis da 14 punti e 21 rimbalzi, che precede Murray e Monk (13). Non bastano agli Atlanta Hawks i 35 punti con 10 rimbalzi di un eccellente Dejounte Murray, che precede Bogdan Bogdanovic (18) nello score degli ospiti. Questi ultimi scivolano in 10a posizione a Est (18-25), mentre i Kings mantengono il settimo posto a Ovest (24-18) con un successo molto convincente. 

PHOENIX SUNS-CHICAGO BULLS 115-113

I Phoenix Suns rischiano grosso nella prima parte di gara, chiudendo sul -17 dopo i primi due quarti, ma ottengono un pesantissimo successo in rimonta sui Chicago Bulls. Kevin Durant è il trascinatore nei due periodi conclusivi, che vedono i Suns spuntarla col 115-113 finale e un punteggio combinato di 66-47 in questi periodi. Il sorpasso arriva nei secondi finali e KD ne è l'artefice: strepitosa la sua gara, con 43 punti (17 nell'ultimo quarto) e un totale di 6 rimbalzi e 8 assist, che viene sublimato dal canestro della vittoria nei secondi conclusivi. Un tiro ad alto coefficiente di difficoltà che fa esplodere il pubblico di casa, in una gara che vede Durant precedere nel tabellino Beal (18) e Booker (16). Phoenix ottiene così la sesta vittoria consecutiva e scala la classifica della Western Conference fino al quinto posto (25-18), costringendo i Bulls a rimanere al nono a Est (21-24). A un'ottima Chicago non bastano sei giocatori in doppia cifra, con le ottime prove di White (26) e DeRozan (21) davanti a un Vucevic da 19 punti e 17 rimbalzi. 

TORONTO RAPTORS-MEMPHIS GRIZZLIES 100-108

I Memphis Grizzlies sono falcidiati dagli infortuni, ma vendono carissima la pelle e dominano contro i Toronto Raptors, che tentano una disperata rimonta (non riuscita) nell'ultimo quarto e devono arrendersi col punteggio di 108-100. Memphis non fa sconti a nessuno e brilla col suo trascinatore: Jaren Jackson Jr. chiude con 27 punti precedendo Kennard (19) e Vince Williams (18 punti e 10 rimbalzi) negli ospiti. Ai Raptors non bastano invece i 29 punti di RJ Barrett e i 22 punti di Harrison Barnes, che sfiora la tripla doppia con 12 rimbalzi e 8 assist. Alle loro spalle non arrivano altre prove di livello e i canadesi incassano la terza sconfitta consecutiva, tirando al 44.7% e rimanendo 12mi a Est (16-28). Si mantengono al terzultimo posto, invece, i Memphis Grizzlies a Ovest: 16-27 il loro score, e Golden State (18-22) non è distante. 
 

Notizie del Giorno

MILANO, MESSINA: "SACRIFICIO DI TUTTI, BELLA VITTORIA"

HINES SU MILANO: "IO CREDO IN MESSINA E NELL'ORGANIZZAZIONE"

TRENTO, 10 GIORNI DI STOP PER SALIOU NIANG

VIRTUS, DAL 4 DICEMBRE SI TORNA ALLA SEGAFREDO ARENA

BARCELLONA, IN ARRIVO RAUL NETO E UN LUNGO