IL LUTTO

Gigi Riva, la paura e poi la crisi fatale: "Non ha voluto l'angioplastica"

 I medici gli avevano proposto l'intervento, lui ha voluto pensarci su. Alle 17.50 l'arresto cardiaco che lo ha stroncato

@Getty Images

Ha avuto paura come un uomo, come uno dei tanti, come uno di noi. E il tempo che si era preso per pensarci su, per decidere se ascoltare i consigli dei medici, gli è stato forse fatale. Nel racconto delle ultime ore di Gigi Riva c'è un retroscena che lo avvicina moltissimo a ciascun essere umano: ha avuto timore dell'intervento di angioplastica e lo ha rifiutato. Lo hanno spiegato i medici che lo avevano in cura dalle 3 del mattino, quando era stato ricoverato all'ospedale Brotzu di Cagliari in condizioni apparse immediatamente gravi. "Bisogna fare un’angioplastica", gli aveva spiegato Marco Corda, il direttore del reparto di cardiologia. Ma Gigi Riva non se la sentiva e ha preso tempo: "Ci voglio pensare, ne devo parlare con i miei cari".

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"Nonostante tutti i tentativi per convincerlo, era deciso di non far subito l’intervento. Non ci aspettavamo che potesse degenerare così rapidamente - ha spiegato Corda -. Lui ha ascoltato tutto. “Grazie tante, dottore”. E io ho risposto: “Non si preoccupi, saremo sempre noi in debito con lei”. Era quello che sentivo davvero".

Il figlio Nicola, nel frattempo, una volta parlato con i medici si era convinto. Era tranquillo, perché la situazione sembrava sotto controllo, e così avevano deciso di comune accordo di aspettare qualche ora ancora: "Papà lo operiamo domattina. E così ci leviamo questo pensiero. Per fortuna si può risolvere". Purtroppo invece non è andata così e quel tempo, quel tentennamento, quell'attimo di indecisione è stato come arrivare con un attimo di ritardo all'appuntamento con il gol. Capita anche ai migliori, al campione così forte da sembrare disumano tra gli umani, di essere alla fine come ciascuno di noi.

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"La situazione è peggiorata all'improvviso e a quel punto è stato necessario praticare le manovre rianimatorie e portarlo in sala per effettuare l'angioplastica. In queste condizioni è difficile poter riaprire le coronarie: siamo riusciti a farlo soltanto in parte. Ma questo purtroppo non è stato sufficiente", ha detto Bruno Loi, direttore di Cardiologia interventistica e emodinamica del Brotzu, spiega come sono intervenuti ieri sera per tentare di salvare Gigi Riva. 

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