FORMULA E

Dietro Wehrlein il deserto: Diriyah, è già tempo di rivincite per molti big del Mondiale

Il pilota tedesco e la Porsche sono i favoriti per la vittoria nel secondo appuntamento del Mondiale elettrico

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Vincitori del primi round in Messico, Pascal Wehrlein e la Porsche sono i grandi favoriti anche del weekend di Diriyah (gara-uno venerdì 26 e gara-due sabato 27) con il quale la decima stagione del Mondiale di Formula E entra nel vivo. Il pilota tedesco e la Casa di Stoccarda fecero infatti doppietta in Arabia Saudita. La lista dei candidati a rovinare il primo tentativo di fuga al vertice è lunga e inizia con Antonio Félix Da Costa, vale a dire proprio il compagno di squadra di Wehrlein. Campione del mondo nel 2020, l'esperto pilota portoghese ha inaspettatamente "toppato" il via messicano del Mondiale. Al via dall'ottava fila (con Pascal in pole position), Antonio Félix da Lisbona è ben presto uscito di scena per un contatto, andando ad occupare l'ultima casella della classifica. Un vero e proprio "testacoda" Porsche quindi nell'ordine d'arrivo dell'E-Prix centroamericano (e anche nel ranking generale). D'altra parte, nel team ufficiale Porsche l'inerzia è a favore di Wehrlein fin dallo scorso anno: tre vittorie a una, quarto nel Mondiale (Da Costa ottavo) con 149 punti contro i 93 del portoghese.

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Se tra i pezzi da novanta è al momento quello messo peggio o almeno il più bisognoso di un riscatto immediato, Da Costa è però in "buona"compagnia. A Mexico City è partita decisamente al ribasso la corsa alla riconferma di Jake Dennis. Il campione in carica ha faticato a lasciare la pancia del gruppo e non è andato oltre i quartieri bassi della top ten, chiudendo nono, oltretutto appena davanti al neocompagno di squadra nel team Andretti: il francese Norman Nato. E dire che Jake dodici mesi prima in Messico aveva tagliato per primo il traguardo. A ruote ferme, anche quello di Diriyah è un tracciato favorevole al pilota di Nuneaton, che nel 2023 è salito sul secondo gradino del podio in entrambi i round sauditi: alle spalle del "solito" Wehrlein, però!

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Appena più... brillante la performance della corazzata DS Penske, che ha piazzato Jen-Eric Vergne e Stoffel Vandoorne al sesto e all'ottavo posto della classifica. Un risultato non proprio all'altezza delle ambizioni del team, ma in questo caso il divario da colmare con il vertice è più contenuto. Insomma, una mezza partenza falsa: l'importante è non ricascarci.

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Dando per scontata voglia e urgenza di rivincita di gente come Sam Bird, Edoardo Mortara, Lucas Di Grassi e Robin Frijns, la lista dei delusi messicani si chiude con Mitch Evans. Certo, il neozelandese della Jaguar ha chiuso la top five della prova d'esordio, appena dietro alla Maserati di Maximilian Guenther quinto in Messico ma ha comunque subito dal connazionale e soprattutto nuovo compagno di squadra Nick Cassidy, terzo al traguardo alle spalle di Wehrlein e di un rigenerato Sebastien Buemi. Due "kiwi" tosti, Mitch e Nick: regolari, efficaci, di poche parole e di modi sbrigativi. E quest'anno uno a fianco dell'altro nel garage Jaguar: due belve in gabbia, insomma. Aspettiamoci pure la "tempesta perfetta". Casomai per Wehrlein, Dennis e il dream team DS Penske! 

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