In 30mila per l'addio a Riva, l'Arcivescovo di Cagliari: "Corri Gigi e tendi le tue braccia al cielo"
La funzione è in corso all'interno della Basilica di Bonaria al di fuori della quale si sono riuniti migliaia di cagliaritani e di appassionati provenienti da tutta la Sardegna e non solo
Gigi Riva ha lasciato un importante segno nella società italiana. La dimostrazione è arrivata nel giorno dei funerali con migliaia di persone che hanno raggiunto l'Unipol Domus per dare l'ultimo saluto al campione che più di tutti ha segnato l'epopea della Nazionale a cavallo fra gli Anni Sessanta e Settanta. Numerose le personalità che sono accorse a Cagliari per omaggiare "Rombo di Tuono" a partire dal presidente della Federcalcio Gabriele Gravina accompagnato dal commissario tecnico Luciano Spalletti dai presidenti della Lega Pro Matteo Marani e della Lega Dilettanti Giancarlo Abete, dall'ex numero uno del Coni Franco Carraro e dai campioni del mondo 2006 Gigi Buffon, Fabio Cannavaro, Simone Perrotta, Marco Amelia, Angelo Peruzzi a cui si sono aggiunti Marco Tardelli e Giancarlo De Sisti.
Addio a Gigi Riva: l'Italia saluta "Rombo di Tuono"
IL FIGLIO NICOLA: "ISTINTO DI FARE NOI LE CONDOGLIANZE ALLA GENTE"
"Mio fratello e io abbiamo avuto la stessa sensazione quando le persone piangevano e ci facevano le condoglianze: mi veniva da farle io a loro, perché non è andato via solo il nostro papà, ma un familiare di tanti sardi e di tante persone che gli volevano bene. Era la sua gente, quella che quando è arrivato qui a 18 anni gli ha dato una famiglia che lui non aveva". L'ha detto il figlio di Gigi Riva, Nicola, ringraziando chi ha partecipato, con grande sincerità, al dolore per la scomparsa dell'amatissimo campione, al termine della cerimonia funebre che è stata celebrata oggi nella basilica di Nostra Signora di Bonaria a Cagliari. Un lungo applauso e' scattato dopo queste parole sia in chiesa che nel piazzale, dove gli oltre trentamila cagliaritani arrivati per rendergli omaggio, hanno potuto seguire i funerali.
APPLAUSI ALL'USCITA DEL FERETRO
"Corri Gigi, e tendi di nuovo quelle tue lunghe braccia al cielo. Lo sport e' un dono del Signore che ci aiuta a vivere meglio. In questi giorni abbiamo celebrato tutto questo in Gigi Riva, ma anche, e forse soprattutto, altro. Abbiamo ricordato i meriti dello sportivo e ammirato la grandezza dell'uomo, la sua generosita' e riservatezza, quella profondita' di amore e dolore, di passione e malinconia, mai gridata, che si lasciava leggere con schiettezza ma mai possedere, che non si poteva ne' vendere ne' comprare". Cosi' l'arcivescovo di Cagliari, monsignor Baturi, ha aperto l'omelia durante la celebrazione dei funerali di Gigi Riva, scomparso lunedi' sera a Cagliari all'età di 79 anni.
C'e' anche un omaggio floreale dell'attrice Paola Cortellesi per i funerali di Gigi Riva: si tratta di una composizione con un centinaio di rose sistemate a forma di cuore. Altre corone sono state portate da Sampdoria, Campioni del mondo 2006, famiglia Moratti, Amazon, Cagliari calcio, Sconvolts. E c'e' pure l'omaggio floreale di Stella marina, il ristorante preferito di Gigi Riva nel quale il bomber per trent'anni ha consumato i pasti.
Sono trentamila, secondo la Questura, le persone presenti dietro le transenne per l'ultimo omaggio a Gigi Riva. Tra loro ci sono anche i bambini della scuola calcio fondata alla fine degli anni Settanta proprio da Gigi Riva. "Qui - ha spiegato uno degli istruttori Emanuele Cuccu - per fare conoscere anche ai piu' piccoli l'esempio di questo campione. Ciao Gigi".
Gigi Riva sara' sepolto nel cimitero monumentale di Bonaria, in una cappella proprio accanto alla Basilica dove si stanno svolgendo i funerali. La cerimonia sara' strettamente privata, riservata quindi ai familiari. La salma del campione azzurro e rossoblu' sara' trasferita subito dopo la celebrazione della messa.
GIGI RIVA, INIZIANO I FUNERALI: PRESIEDE L'ARCIVESCOVO BATURI
Inizia la funzione religiosa in programma all'interno della Basilica di Bonaria. A presiedere la messa è l'arcivescovo di Cagliari, il segretario generale della Cei Giuseppe Baturi
Qualche decina di migliaia di persone nel sagrato della basilica di Bonaria a Cagliari per l'ultimo saluto a Gigi Riva. Dopo l'ovazione per l'arrivo del
feretro e' scattato anche l'applauso per l'arrivo del Cagliari. In prima fila l'allenatore Claudio Ranieri e il presidente Tommaso Giulini. Poi i dirigenti e la squadra, compreso l'infortunato Oristanio in stampelle. La folla e' accalcata sulle transenne. Molti gli spettatori anche dai palazzi che si affacciano sulla basilica. All'interno della chiesa hanno gia' preso posto il presidente del Coni Giovanni Malagó, il baronetto Gianfranco Zola, Gianluigi Buffon e tutta la delegazione dell'Italia campione del mondo del 2006. Una sciarpata ha salutato l'arrivo della salma. Bandiere e
striscioni colorano il sagrato della basilica. Arrivato alla chiesa anche il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu che ha raggiunto gli altri primi cittadini giunti nel capoluogo da ogni parte della Sardegna
Il Cagliari e la Nazionale hanno rappresentato le due anime per Gigi Riva. A testimoniare quest'amore vi sono due maglie numero 11 deposte sopra la bara, poco fa riposta all'interno della Basilica di Bonaria
Un lunghissimo applauso ha accompagnato l'arrivo del feretro di Gigi Riva davanti alla Basilica di Bonaria, dove alle 16 l'arcivescovo di Cagliari
Giuseppe Baturi celebrera' i funerali del bomber dello scudetto rossoblu' e capocannoniere della Nazionale. Decine di migliaia le persone presenti per dare l'ultimo saluto a Rombo di Tuono, tantissimi gia' in fila da questa mattina, giunti da ogni parte della Sardegna. Nella piazza sottostante la chiesa e' stato allestito anche un megaschermo per seguire la messa.
I tifosi del Cagliari non hanno mai dimenticato Gigi Riva e una nutrita delegazione degli Sconvolts, gruppo organizzato della curva rossoblù, ha deciso di esporre un lungo striscione dedicato a lui: "ndelebile scelta di vita... Grazie Gigi!".
Il feretro di Gigi Riva ha lasciato lo stadio di Cagliari, dove da ieri alle 14 e' stata allestita la camera ardente, per dirigersi verso la Basilica di Bonaria dove alle 16 verranno celebrati i funerali del capocannoniere della Nazionale con 35 reti, record che resiste ormai da 50 anni. Un
applauso commosso ha accompagnato la partenza del feretro di Riva, quando ancora fuori dalla Domus erano presenti alcuni tifosi.
"Siamo profondamente addolorati per la scomparsa di un uomo straordinario, incredibile campione in campo e fuoriclasse di eccezionale carisma nelle vesti di dirigente, un esempio di classe e capacita' che ha dato voce al senso di appartenenza per il suo Paese. E' stato il simbolo del Cagliari, di una Regione, della Nazionale e di tutto il calcio azzurro. Lo ricordo con grande emozione e ritengo doveroso il riconoscimento del Collare d'Oro, che abbiamo portato a Cagliari: all'inizio non voleva neanche uscire dallo stanzino per ritirarlo, fumava tantissimo e diceva di non voler uscire. Poi non voleva piu' andar via. Alla gente non interessava piu' la partita, Cagliari-Juventus, pensavano tutti solo a Gigi Riva e a dare a lui un tributo. Quella e' stata la sua ultima uscita pubblica". A ricordare Gigi Riva è il presidente del CONI Giovanni Malagò che ha portato l'ultimo saluto a "Rombo di Tuono" sottolineando l'umanità del campione varesino:" Rimaniamo orfani di un Mito che ci ha reso orgogliosi di essere italiani, possiamo solo dirgli grazie. Un premio in suo nome? Qualcosa faremo, noi saremo accondiscendenti verso qualunque proposta: Riva e' patrimonio dello sport italiano, la Sardegna diventera' un luogo di pellegrinaggio, non solo per i tifosi di Riva e del Cagliari".
"Gigi Riva ha profonde radici nel passato, nel presente e che vogliamo proiettare nel futuro. Io credo che il calcio non possa permettersi di abbandonare lo spirito che ha incarnato Gigi Riva e che credo sia apprezzato da tutti i tifosi di calcio di qualunque maglia e da tutti gli sportivi e da una buona parte della comunita' nazionale". Lo ha ribadito il ministro dello Sport Andrea Abodi, ai cronisti che lo attendevano fuori dalla camera ardente allestita alla Unipol Domus -. I funerali solenni sono stati proclamati proprio perche' si riconosce oltre alla cifra sportiva anche quella morale che oggettivamente non è diffusa in questo tempo".
Più volte si è detto come Gigi Riva fosse più sardo di chi è originario dell'isola. La dimostrazione è arrivata da Gianfranco Zola che, come lui, ha vestito la maglia del Cagliari e ha deciso di rendergli omaggio alla camera ardente presente alla Domus Arena. "Non ci sono parole per descrivere personaggi come Riva, un riferimento per tutti noi, per il suo comportamento in campo e fuori - ha commentato commosso l'ex fantasista del Napoli -. Come fai a non apprezzare le sue qualita', abbiamo imparato molto da persone come lui. E' giusto riconoscere e dare il valore che merita Riva"
"Eroi come Riva non smetteranno mai di esserci vicini: lui aveva questa grande qualità di essere umile e perbene. Aveva la caratteristica di essere un protagonista senza voler attrarre i riflettori su di se'. Per lui erano importanti i suoi cari, gli amici. Emblematico il comportamento dopo la vittoria del mondiale: lui si eclissa per lasciare la luce agli altri - ha spiegato Spalletti -. ll soprannome dice molto: il suo tiro e il suo valore morale facevano piu' rumore delle sue parole. Quando facevo la raccolta di figurine, la sua era quella piu' ambita".