Dopo essersi immediatamente dalla parte di Mike Maignan per i vergognosi cori razzisti di alcuni suoi tifosi, poi individuati e daspati a vita dallo stadio, l'Udinese ha deciso di ricorrere contro la giornata a porte chiuse decisa dal Giudice Sportivo in seguito ai fatti di sabato scorso. Lo ha comunicato il club friulano: "Udinese Calcio, dopo un’accurata analisi degli atti ricevuti in giornata, ha deciso di presentare reclamo alla Corte Sportiva d’Appello Nazionale FIGC contro la decisione del Giudice Sportivo della Lega Serie A di sanzionare il club con una gara interna da disputarsi a porte chiuse in seguito agli episodi verificatisi nel corso della partita contro il Milan", è scritto nella nota del club.
“Abbiamo riflettuto a lungo nella giornata di oggi sul presentare reclamo o meno – ha spiegato il Direttore Generale Franco Collavino –. Dopo una lettura scrupolosa degli atti, però, abbiamo maturato la consapevolezza di dover procedere in tal senso per salvaguardare la reputazione del nostro club, storicamente multietnico, e l’impegno dimostrato nel perseguire i colpevoli e contro le discriminazioni. Al tempo stesso, vogliamo tutelare anche la nostra gente, tradizionalmente corretta, ingiustamente pregiudicata da un provvedimento che colpisce l’intera tifoseria a fronte di inqualificabili comportamenti di pochi. Udinese Calcio, da anni, crede nel tifo sano e, come club, abbiamo investito per primi nella sperimentazione di tecnologie per il riconoscimento facciale, testate al Bluenergy Stadium in occasione della finale degli Europei Under 21 2019, che aiuterebbero i veri tifosi a non essere lesi da condotte individuali illecite”.