L'INTERVISTA

Milan, Giroud sta con Pioli: "Con Ibra sono più leader. Futuro? Vediamo"

L'attaccante francese a La Gazzetta dello Sport: "Posso fare 20 gol, l'Europa League è un obiettivo"

Con 10 gol e sette assist in campionato a 37 anni Olivier Giroud è uno dei grandi protagonisti di questo Milan, ma il suo futuro in rossonero all'alba dei 38 anni è in bilico: “Non so ancora che cosa succederà in futuro - ha spiegato l'attaccante francese in una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport - Però so che qui mi sento bene e che al Milan ho fatto grandi cose. La nostra è una storia d’amore. Con il club non abbiamo ancora davvero affrontato l’argomento rinnovo, più avanti vedremo e decideremo. La cosa più importante è rimanere concentrato sugli obiettivi della squadra. La Mls? Ci sono anche altri paesi, a fine stagione si apriranno più opportunità e prenderò la mia decisione. Da calciatore e da padre di famiglia”. 

In bilico il futuro del numero 9 ma anche quello di Stefano Pioli, costantemente in discussione da inizio stagione: “Quando era nella tempesta gli ho parlato, dandogli sempre il mio sostegno. Gli ho detto: 'Ci sono passato anch’io, se hai bisogno ci sono sempre'. Quando ho segnato alla Roma, ho festeggiato anche per lui. Io e il mister abbiamo una relazione di fiducia reciproca: io do sempre il massimo per lui e per la squadra e lui lo sa”. 

Dal mister al compagno di attacco Leao, che ha smarrito la via del gol: “Ci sono molte aspettative su di lui. Rafa sa che deve essere ancora più esigente con sé stesso, conosce il suo valore. Da compagno, posso dire che uno come lui è decisivo anche quando non segna: in una squadra contano aspetti che magari non balzano subito agli occhi. Noi sappiamo che Rafa può fare di più e lo sosteniamo: può salire a un livello altissimo. Gli serve continuità. E qualche gol in più, certo”.

E magari l'aiuto di Ibra: “Lui è il link tra RedBird e la squadra, ci connette con la proprietà senza sovrapporsi al lavoro di Pioli. È qui per aiutare, soprattutto sull’approccio mentale e le motivazioni. Parla con noi e ci aiuta. Dice: 'Se vincete voi, vinco anche io'. Zlatan sa che questo è un gruppo giovane che ha bisogno di esperienza, di giocatori che parlino e diano l’esempio. Mi vuole più leader”. 

Infine sugli obiettivi per il prosieguo della stagione: “L’obiettivo è concentrarci sul percorso. Se stiamo bene e facciamo come si deve, possiamo provare ad accorciare su Juventus e Inter, che stanno giocando una grandissima stagione. Ad aprile le incontreremo entrambe, una dopo l’altra, dobbiamo arrivarci al massimo. Prima vinciamo e guadagniamo punti, poi parliamo. Per adesso è difficile pensare allo scudetto. Europa League? Siamo un po’ outsider e un po’ favoriti: è un trofeo che vogliamo provare a vincere anche perché manca nella bacheca del club. Obiettivo 20 gol? Sì, posso farli. Non mi metto nessuna barriera per i gol! Mi piacerebbe anche arrivare in doppia cifra con gli assist”. 

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