IL PROTAGONISTA

Juventus, Higuain rinato: "Avevo l'idea fissa di rimanere"

Il Pipita, scaricato un anno fa e rimesso sul mercato quest'estate, ha dimostrato sul campo di essere ancora un gran giocatore

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La prima metafora che è venuta in mente a Gonzalo Higuain dopo Juventus-Napoli è stata quella della montagna russa. Forse perché è quella che più si accosta alla sua carriera e soprattutto alle sue ultime stagioni: l'uomo dei record, dei 36 gol in una sola stagione, dei rigori sbagliati, delle finali perse e dell'occasione fallita contro la Germania. L'uomo che al Real "era solo la riserva di Benzema", l'uomo che Napoli ha amato e poi odiato, l'uomo che "alla Juve è costato 90 milioni, ma in Champions non ha fatto la differenza", l'uomo che in Champions, appunto, non segna mai, o segna troppo poco. l'uomo che al Milan doveva spaccare e invece è scappato dopo sei mesi, l'uomo che al Chelsea, con Maurizio Sarri, doveva ritrovarsi perché lì c'era il suo mentore e invece è finito spesso in panchina, vincendo un'Europa League praticamente senza mai giocare, o quasi.

Eccolo qui, il Pipita, su e giù, tra un gol e l'altro, e a 31 anni sembrava già sul viale del tramonto, perché tornato alla Juve, che lo aveva già scaricato un anno prima, sembrava destinato ad andare di nuovo via. Lui, invece, non ha voluto saperne: "Sono tornato con la motivazione di rimanere e l'ho dimostrato. Sono attaccato a questa maglia e a questi tifosi, ho sempre avuto l'idea fissa di restare". Manca ancora un giorno alla fine del mercato, ma oggi niente lascia pensare che Gonzalo lasci davvero la Juve e infatti non lo farà.

Il suo contratto scade nel 2021 e la stagione è cominciata con due prestazioni convincenti: buona a Parma, ottima allo Stadium contro il Napoli, dove al gol ha unito ancora il meglio del suo repertorio, rivelandosi un magnifico regista avanzato. Così di fatto si è guadagnato il posto da titolare, con l'amico Dybala costretto a fargli da vice e Mandzukic, che la Juve gli aveva preferito solo un'estate fa, diventato la terza scelta. Sarri, che al Chelsea si era ritrovato un giocatore un po' smarrito, è stato bravo a sfruttare la sua motivazione. Higuain voleva dimostrare a tutti di essere ancora da Juve e lo sta facendo. Paratici, che lo aveva messo sul mercato (prima ancora di Mandzukic e Dybala) intavolando una trattativa con la Roma, avrà esultato anche lui al magnifico gol segnato contro il Napoli, dimenticando la plusvalenza mancata. E avrà pensato che forse è stato meglio così.

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