Episodio da moviola al 39' di Milan-Bologna: l'arbitro Davide Massa fischia un calcio di rigore per un contatto tra Ferguson e Kjaer nell'area rossoblù. La panchina del Bologna protesta immediatamente, Thiago Motta in primis, sottolineando come il difensore danese abbassi la testa (da regolamento è considerato gioco pericoloso) e per questo venga colpito dal centrocampista scozzese. Il VAR non interviene, confermando la decisione del campo, e Massa espelle Thiago Motta (che urla "vai a vederlo, non c'è niente") per proteste.
Al 76' altro penalty per il Milan, questa volta per la manata di Beukema su Leao: il portoghese si invola verso la porta, entra in area, sterza verso l'interno e il difensore del Bologna smanaccia sul volto all'avversario che cade a terra. Massa, deciso, fischia rigore.
Sul dischetto va Theo Hernandez che colpisce il palo, raccoglie la respinta e segna ma arriva subito l'annullamento: chi ha calciato il rigore può successivamente segnare solo se qualcuno tocca il pallone dopo il tiro dal dischetto (e in questo caso il pallone è tornato nel possesso di Theo dopo la ribattuta diretta del palo, senza che Skorupski o altri giocatori toccassero la sfera).
Al 90' terzo rigore di serata, questa volta per il Bologna. Sul cross di Orsolini, Terracciano trattiene per la maglia Kristensen ma Massa non interviene. Le immagini vengono esaminate al VAR, l'arbitro viene quindi richiamato al monitor e cambia la propria decisione assegnando il penalty ai rossoblù.