BASKET

Nba: cadono i Celtics, gli Spurs battono Minnesota. Denver sconfigge i Sixers

Wembanyama affonda i Timberwolves, che perdono la vetta della Western Conference. Secondo ko interno per Boston: passano i Clippers. Vincono i Nuggets, LeBron decide lo scontro con Golden State

© Getty Images

La notte dell'Nba è ricca di big match e vede cadere i Minnesota Timberwolves, che vengono sconfitti 113-112 dai San Antonio Spurs grazie a un grande finale: Edwards e compagni perdono così la vetta a Ovest, ora guida Okc. Secondo ko casalingo per i Celtics: passano i Clippers. LeBron sconfigge Golden State: 145-144 per i Lakers dopo due supplementari. Sorridono Denver e Milwaukee, ma non Dallas: vince Sacramento. Ko anche Miami, successo per Utah.

DENVER NUGGETS-PHILADELPHIA 76ERS 111-105
Joel Embiid dà forfait all'ultimo secondo, aggiungendosi all'assenza di Tyrese Maxey e mettendo a rischio il suo titolo da Mvp (potrà saltare solo sei delle prossime 38 gare per essere eleggibile) ma i Sixers danno comunque battaglia contro i titolarissimi dei Denver Nuggets. Questi ultimi rispondono colpo su colpo e piazzano l'allungo decisivo nell'ultimo quarto: un parziale da 25-17 sigilla la vittoria per 111-105. Alle grandi prove difensive dei campioni in carica si aggiungono i 26 punti e 16 rimbalzi di Nikola Jokic, che precede Jamal Murray (23) e Michael Porter Jr. (20). In doppia cifra anche Gordon (18), mentre Philadelphia si aggrappa a due protagonisti a sorpresa senza le sue stelle: Paul Reed chiude con 30 punti e 13 rimbalzi, precedendo Oubre (25) e il duo formato da Beverley e Morris (17). Questo quartetto non basta per sconfiggere i Nuggets, che restano quarti a Ovest (32-15). I Sixers, nonostante due ko consecutivi, sono sempre terzi a Est (29-15).

BOSTON CELTICS-LOS ANGELES CLIPPERS 96-115
La seconda sconfitta casalinga dei Boston Celtics matura con un'autentica serataccia al tiro: 36% dal campo e 25% da tre per produrre solo 96 punti, 39 dei quali nei primi due quarti. I Clippers dominano in difesa e sono molto efficaci in attacco, chiudendo sul +31 dopo un terzo quarto da 36-21 e limitandosi a gestire nel periodo conclusivo. Sono solo 21 i punti di Jayson Tatum, che vi aggiunge 11 rimbalzi e precede Pritchard (12) e Kornet (11), unici altri giocatori in doppia cifra per i suoi: solo 24' e 8 punti per Jaylen Brown. Gli uomini di Tyronn Lue rispondono con una grande prova di squadra e un Kawhi Leonard che gioca da trascinatore, trovando 26 punti: alle sue spalle Theis (18), George (17), Mann (14) e Coffey (10). I Clippers infilano la quinta vittoria consecutiva e sono terzi a Ovest (30-14), Celtics sempre primi a Est (35-11).

SAN ANTONIO SPURS-MINNESOTA TIMBERWOLVES 113-112
Un ultimo quarto da sogno (33-22) consegna la vittoria ai San Antonio Spurs, che bissano il successo di qualche ora fa e sconfiggono 113-112 i Minnesota Timberwolves, privandoli della leadership nella Western Conference. Ora guida Oklahoma (32-13), coi T'Wolves secondi con uno score di 32-14 dopo essersi fatti rimontare dal +12 di metà gara e dal +10 del terzo quarto. Uno dei momenti decisivi arriva nei secondi finali, quando Karl-Anthony Towns sbaglia la tripla della vittoria e condanna definitivamente i suoi. A Minnesota non basta un Anthony Edwards da 32 punti, 12 rimbalzi e 6 assist tirando al 12/18 dal campo, che precede Towns e Gobert a quota 19. Brillano gli Spurs, trascinati da Vassell (25) e da un Wembanyama in doppia doppia con 23 punti e 10 rimbalzi: San Antonio ne porta cinque in doppia cifra e vince, ma resta ultima a Ovest (10-36)

GOLDEN STATE WARRIORS-LOS ANGELES LAKERS 144-145 dts
Golden State e i Lakers danno vita a una partita sontuosa, che consegna un grande colpo in trasferta ai gialloviola dopo due supplementari: finisce 145-144 e la formazione losangelina, dopo aver rimontato dal -8 del terzo quarto, si gode un LeBron d'annata. Il Re infatti non si limita a segnare i tiri liberi della vittoria nell'overtime, ma chiude con una prestazione sontuosa: 36 punti, 20 rimbalzi e 12 assist per precedere un Anthony Davis in doppia doppia (29 punti e 13 rimbalzi) e un D'Angelo Russell da 28 punti. I Lakers ne portano sei in doppia cifra, con Reaves a quota 17 e Vanderbilt a quota 14, e ottengono un successo meritato. Golden State, invece, si mangia le mani per aver gettato via una delle migliori prestazioni stagionali: il trascinatore è uno Steph Curry da 46 punti in 43', che segna la tripla dell'effimero sorpasso prima dell'azione di LeBron. Alle sue spalle Klay Thompson (24), Kuminga e Wiggins (22), ma anche un ritrovato Draymond Green: 14 punti e 11 rimbalzi oltre ad 8 punti. Numeri che non bastano per evitare un ko che lascia i Warriors al 12° posto a Ovest (19-24), dove i Lakers sono noni (24-23).

MILWAUKEE BUCKS-NEW ORLEANS PELICANS 141-117
Aspettando il debutto ufficiale del già annunciato coach Doc Rivers, i Milwaukee Bucks scendono in campo con grande impeto e travolgono New Orleans con una grande prestazione nei due quarti centrali: Giannis e compagni volano sul +25 e non si fanno più riprendere, limitandosi a controllare nel finale. Ai Pelicans non bastano i 26 punti di Ingram, migliore dei suoi davanti a Zion Williamson (23) e a un Valanciunas da 13 punti e 10 rimbalzi. Brillano i Bucks, che ne portano quattro sopra venti punti. Giannis Antetokoumpo è il frontman con 30 punti e 12 rimbalzi, precedendo un Lillard che chiude a quota 26, Lopez (24) e Portis (20). Quattro grandi prove che consentono a Milwaukee di avvicinarsi ai Celtics e restare seconda a Est (32-14), mentre i Pelicans scivolano al settimo posto a Ovest (26-20).

DALLAS MAVERICKS-SACRAMENTO KINGS 115-120
La disperata rimonta nel finale non riesce ai Dallas Mavericks, che pagano due quarti centrali sottotono e il +19 concesso ai Kings nel terzo periodo, venendo sconfitti per 120-115 da Sacramento tra le mura amiche. Poche ore dopo la storica prestazione da 73 punti, Luka Doncic chiude con una serata quasi "normale": 9/26 al tiro che vale la tripla doppia da 28 punti, 17 assist e 10 rimbalzi. Lo sloveno è il top-scorer dei suoi, precedendo Grant Williams (27) e Hardaway (19) in una squadra che ne porta cinque in doppia cifra, ma questa volta non basta. Brilla infatti Sacramento grazie ai 34 punti di De'Aaron Fox, che precede Barnes (20) e Huerter (18): serata tranquilla invece per Sabonis, che con 17 punti e 11 rimbalzi precede Keegan Murray (15). Queste prove, sommate, danno vita al successo dei Kings, che ora sono quinti a Ovest dopo tre vittorie consecutive (26-18). Dallas resta ottava con 25 successi e 21 ko.

NEW YORK KNICKS-MIAMI HEAT 125-109
New York si rivela amara per i Miami Heat che, dopo aver rimontato dal -13, affondano nell'ultimo quarto e vengono sconfitti 125-109 dai Knicks. Agli Heat, inferiori su entrambi i lati del campo, non bastano i 28 punti di Jimmy Butler e i 19 di Robinson, che precede nello score Herro (18) e le prove sottotono di Adebayo (12 punti e 13 rimbalzi) e Rozier (10). Brillano invece i Knicks coi 32 punti di Brunson e i 19 a testa di Anunoby e Randle, in una squadra che ne porta sei in doppia cifra e gioca una grandissima partita. Destini opposti per le due formazioni in campo: i Knicks sono ora quarti a Est (29-17) dopo sei vittorie consecutive, Miami infila sei ko di fila e scivola al settimo posto (24-22) dopo un ottimo inizio di stagione.

CHARLOTTE HORNETS-UTAH JAZZ 122-134
Utah arriva a Charlotte con le idee chiare e la chiude praticamente subito con un primo quarto da 47-27 e un margine che vola sul +35 a metà gara. Il resto della sfida è pura accademia per i Jazz, che si limitano a controllare e gestire le energie, agganciando i Lakers al nono posto a Ovest (24-23) con una sontuosa e meritata vittoria per 134-122 in trasferta. Agli Hornets, facilidiati dagli infortuni e mai in partita, non bastano i 43 punti dalla panchina di PJ Washington (17/22 dal campo), sommati alle buone prove di Richards (26) e Bridges (21). Troppo forti i Jazz, che hanno in Markkanen il trascinatore con 33 punti e mettono in mostra una squadra che gira alla perfezione: Sexton chiude con 24 rimbalzi e 13 assist, Collins (20) va in doppia cifra e Clarkson (14) rifinisce il tutto con Kessler e George (10). Spazio anche per Simone Fontecchio, che parte in quintetto chiudendo con 5 punti, 3 rimbalzi e 3 assist in 27'. I Jazz affondano così gli Hornets, sempre terzultimi a Est (10-34).

BROOKLYN NETS-HOUSTON ROCKETS 106-104
I Nets dominano la prima parte della gara tenendo Houston a soli 15 punti nel primo quarto e chiudendo a +20 a metà gara, poi rischiano grosso: i Rockets sfiorano la rimonta dal -18 con un ultimo periodo da 34-18 e venendo sconfitti di soli due punti (106-104) dopo un finale concitato. Brooklyn viene trascinata dai 37 punti di un ottimo Cam Thomas, che precede Bridges e Finney-Smith (19) con una prestazione da 11/19 al tiro e 3/6 da tre, sfruttando al meglio la sua partenza in quintetto. Esultano i Nets, che risalgono al decimo posto a Est (18-27), mentre Houston resta 11a a Ovest (21-24) e paga una prova sottotono di alcuni interpreti: Whitmore, Green e Brooks sono i migliori con 19 punti, non al meglio Sengun (15) e VanVleet (13).

DETROIT PISTONS-WASHINGTON WIZARDS 104-118
La prima da coach ad interim dei Washington Wizards è vincente per coach Keefe, nella sfida tra le ultime dell'Eastern Conference: i Detroit Pistons affondano nuovamente alla distanza e, nonostante il rientro di Cade Cunningham, vengono sconfitti 118-104 con un ultimo quarto da 31-19 per i rivali. Brilla in particolare Kyle Kuzma per Washington, che non ritrova l'ex Gallinari (ai box): 30 punti per lui, precedendo Poole (17) e un Gafford da 15 punti e 13 rimbalzi, con sei giocatori in doppia cifra per i Wizards. Ai Piston non bastano i 30 punti di Bojan Bogdanovic e i 20 (con 12 assist) di Cade Cunningham, in una squadra che continua ad essere fragilissima in difesa ed avere poche armi offensive. Detroit resta ultima a Est (5-40) e vede allontanarsi Washington (8-37), che è sempre penultima e insidia gli Hornets.