Dopo il punto decisivo che gli ha regalato il successo agli Australian Open, suo primo Slam, Jannik Sinner visibilmente commosso si è gettato a terra e poi è andato ad abbracciare il suo staff per celebrare la grande impresa. In due mesi ha regalato la Coppa Davis e uno Slam che all'Italia mancava da 48 anni, ma dopo il trionfo il 22enne non si è scomposto: "Ciao a tutti - ha esordito - prima di tutto mi congratulo con Daniil e il suo team, abbiamo giocato diverse volte contro e ogni volta imparo qualcosa da lui, gli auguro prima o poi di vincere questo trofeo. Poi voglio ringraziare tutte le persone che rendono questo evento così fantastico, perché dove ci sono i miei genitori oggi ci sono meno 20 gradi ed è più divertente correre sotto il sole. Il mio team... ogni giorno cerchiamo di migliorare, sono molto felice di condividere questo percorso con delle persone che mi capiscono così bene perché a volte non è facile. E poi l'incoraggiamento dei tifosi che è stato grandioso, grazie davvero perché mi avete fatto sentire a casa. Un pensiero per tutti quelli che stanno guardando da casa, in primis i miei genitori che mi hanno sempre permesso di scegliere e non mi hanno mai messo pressione. Auguro a tutti i bambini di avere la stessa libertà. Tutto qui, non ho altro da dire credo, ci vediamo il prossimo anno".
SINNER IN CONFERENZA: "DEVO ANCORA RENDERMI CONTO"
Jannik Sinner ha analizzato il trionfo di Melbourne in conferenza stampa: "Ho iniziato a pensare di potercela fare con il break nel quarto set, ma è stato importante anche quello nel terzo, ovviamente, perché mi ha fatto vincere un set e rimanere in gioco. Ma, sì, se devo scegliere, il momento più importante immagino sia stato il break nel quarto". Un match tutto in salita: "Ero un pò nei guai oggi con due set da recuperare, persi in poco più di un’ora. Quindi ho solo cercato di rimanere positivo, cercando di attenermi al piano di gioco, che ho dovuto aggiustare un po’. Daniil è un giocatore incredibile, e lo ha dimostrato anche oggi, un combattente incredibile”. Sorpreso dalla tattica di Medvedev: "Mi aspettavo qualcosa di diverso da parte sua, ma non lo immaginavo così aggressivo. Ha giocato molto, molto bene per i primi due set o due set e mezzo. Ho cercato di giocare alla pari, cercando di cogliere un paio di occasioni nel terzo set, cosa che ho fatto. Ho solo cercato di rimanere in campo il più a lungo possibile, sapendo che ha trascorso tante ore in campo”. Sinner ha dimostrato ancora una volta di saper gestire la pressione: "C’è sempre pressione, ma la pressione è una buona cosa. Devi prenderla nel modo giusto, è un privilegio, no? D’altra parte, quando hai pressione, devi sempre pensare che la gente creda che tu possa davvero farcela. Personalmente mi piace. Perché è lì che la maggior parte delle volte ottengo il mio miglior tennis e in questa occasione sono anche abbastanza rilassato, perché cerco sempre di divertirmi in campo”. Il futuro è sempre più roseo: "Il mio percorso è stato abbastanza veloce. Ho vinto un Challenger a 17 anni, poi ho vinto la NextGen e poi è arrivato il primo torneo ATP. Sperimenti questo tipo di cose e poi cerchi di continuare a migliorare. Non ti rendi nemmeno conto di quanto velocemente stanno andando le cose. Seduto qui adesso con questo trofeo, guardandolo, devo rendermi conto di quello che ho fatto perché è uno dei titoli più importanti nel nostro sport, ma d’altra parte so anche che devo continuare a lavorare per avere altre occasioni".
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