Milan, la difesa fa acqua: spunta Demiral. Per l'Europa League è complicata
Furlani potrebbe accontentare Pioli, ma il mercato di gennaio non ha risolto i veri problemi della squadra
La difesa del Milan fa acqua. Non da tutte le parti, ma quasi. Il ruolino in campionato parla chiaro: 25 gol subiti in 22 partite. Troppi per una squadra che ambisce ai piani altissimi della classifica. La colpa non può essere addossata esclusivamente ai difensori centrali, sebbene l'assenza dei big come Tomori e Thiaw (senza dimenticare Kalulu) abbia pesato molto: in ballo c'è una squadra non equilibrata che può vincere o perdere con tutti. Non a caso i rossoneri sono sulle montagne russe, e ben poco si è fatto per porne rimedio a gennaio. Gabbia, seppur tornato a buoni livelli, è una soluzione tampone, Terracciano un investimento per il futuro. Da qui all'1 febbraio potrebbe arrivare un nuovo centrale, ma non è detta l'ultima parola.
Furlani, pubblicamente, ha quasi chiuso la porta al colpo in entrata: c'è da fare i conti però con la volontà di Pioli. Lo si proverà ad accontentare con una soluzione low cost: l'ultima idea porta dritti a Merih Demiral, ex Juve, trasferitosi lo scorso giugno dall'Atalanta in Arabia Saudita. L'affare è tutt'altro che in discesa: l'idea dei rossoneri è di prelevarlo in prestito, senza alcun diritto di riscatto. Non verrà fatto alcun sacrificio, visto anche il rientro tutt'altro che lontano di Thiaw.
Salvo colpi di scena dell'ultima ora quindi, nessun acquisto a centrocampo e nemmeno in attacco. Davanti, l'esplosione di Jovic (che pure fatica nel ruolo di prima punta in solitudine) ha rimandato il grande investimento alla prossima estate: si rimarrà legati, quasi esclusivamente, alle sorti di Oliver Giroud che, seppur autore già di 11 gol, ha alternato grandi prestazioni a partite a dir poco buie. Forse troppo poco per puntare a vincere l'Europa League, divenuto adesso il vero obiettivo stagionale col terzo posto in campionato ormai blindato.