"Portare Kimi Antonelli direttamente in Formula 2 è un grande passo perché quelle macchine sono più pesanti e molto più potenti. Se gli diamo il suo tempo, e non ci aspettiamo che faccia sfracelli già alla sua prima stagione, penso che possa essere davvero grande in questo sport. Ha solo diciassette anni, è così giovane". In una conversazione con la pagina web ufficiale della Formula 1, Toto Wolff si esprime così a proposito del salto diretto del non ancora diciottenne bolognese Andrea Kimi Antonelli, protégé Mercedes nel campionato della Formula cadetta che scatta il primo weekend di marzo a Sakhir nel weekend del Gran Premio del Bahrain e si svolge interamente (quattordici gli appuntamenti) in concomitanza con i GP del Mondiale.
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"Abbiamo preso Kimi sotto le ali nel 2012 ed era un ragazzo fantastico già allora. Si vedeva il personaggio ed era forte. L'abbiamo avuto nel box e c'era molta fiducia. Nel go-kart il suo curriculum era immenso e poi lo metti nelle formule junior e vince ogni singola stagione nel suo anno da rookie. Ma dobbiamo stare attenti perché c'è molto clamore intorno a lui".
Approdate alle monoposto dopo una brillante carriera di livello internazionale nel karting, il giovanissimo talento emiliano ha vinto nel 2022 il titolo tedesco e quello italiano di Formula 4, mentre l'anno scorso ha di nuovo fatto doppietta, questa volta però nella Formula Regional Middle East e in quella Europa. Un'escalation di performance e di successi che ha ulteriormente convinto Wollf e la Mercedes a puntare forte su Kimi, che quest'anno - saltando la Formula 3 - prenderà appunto parte al campionato di Formula 2 con il team Prema Racing: curiosamente al fianco dell'inglese Oliver Bearman, di un anno più "anziano" e membro della Ferrari Driver Academy.
Altrettanto curiosamente, nonostante la sua giovane età, Antonelli sta già... insegnando a qualcun altro i primi "rudimenti" del mestiere di pilota. Non ad una giovane promessa qualsiasi però: si tratta infatti di Jack Wolff, sei anni e ovviamente figlio di Toto, che sta muovendo i primi passi con il kart. Eccome come lo stesso Wolff Sr. descrive il rapporto tra la sua familgia e gli Antonelli. Anche Marco (papà di Kimi) è un pilota e proprietario del team AKM (le iniziali dello stesso Kimi) nel GT:
“Andiamo molto d'accordo con gli Antonerlli e Kimi fa da istruttore al nostro bambino. Jack non accetta nessun tipo di consiglio da me...Però attraverso Kimi riesco in qualche modo a fargli arrivare qualche suggerimento sulle traiettorie e sull'uscita dalle curve!"