Non è oro tutto ciò che luccica in Arabia Saudita. Diversi calciatori del Vecchio Continente attirati dalla montagna di denaro offerta si stanno rendendo conto di quanto sia complicata la vita in un paese così tradizionalista e discriminatorio. A pagare il prezzo sono anche le mogli e le compagne (le cosiddette Wags in inglese) che, al Daily Mail, hanno denunciato di essere state insultate pubblicamente e di essere state vittime di molestie verbali per strada, arrivando a vedersi rifiutato l’ingresso in negozi e ristoranti a causa del modo in cui erano vestite.
"È molto difficile per le donne approdate in Arabia Saudita, soprattutto se per la gente del posto non sei vestita adeguatamente. In un’occasione sono stata sgridata solo perché si vedevano le spalle e parte delle gambe - il racconto shock di una Wag che ha preferito rimanere anonima -. Non possiamo indossare pantaloncini in pubblico, nonostante il caldo. Non puoi indossarli nemmeno in spiaggia. E se lo fai, le persone ti guardano come se ti odiassero. Può essere molto intimidatorio".
La difficoltà ad adattarsi alla rigida cultura locale, in cui vige le discriminazione tra sessi, pare essere cosa comune per queste donne e ragazze occidentali abituate a una vita sociale molto intensa. "Sono stata allontanata dai centri commerciali solo perché la parte superiore delle mie braccia e le mie spalle non erano coperte e si poteva vedere parte del mio petto perché indossavo un giubbotto. La gente mi ha detto di tornare quando mi fossi vestita adeguatamente - le parole di un'altra Wag -. A volte le donne ti urlano insulti e può essere molto spaventoso. Quando si tratta di donne, qui la cultura è molto diversa e sono molto rigidi. Se non si è abbastanza coperti, si possono vivere dei momenti difficili quando esci. Non puoi comportarti in modo naturale come in Occidente. Devi stare in guardia ogni volta che esci, quindi tendi a non uscire".