Lara Gut-Behrami appare sempre più scatenata dopo l'uscita di scena di Mikaela Shiffrin. Complice la possibilità di agganciare presto l'americana in vetta alla classifica generale di Coppa del Mondo, la 32enne di Comano ha conquistato lo slalom gigante di Kronplatz lasciandosi alle spalle il duo composto da Alice Robinson e da Sara Hector. In casa Italia ottima prova per Sofia Goggia che ritrova la top five fra le porte larghe chiudendo in quinta posizione davanti alla collega Federica Brignone.
Prima manche all'insegna di una scatenata Lara Gut-Behrami che, complice l'assenza di Mikaela Shiffrin, ha dominato la prima manche sull'Erta fermando il cronometro in 1'00"48 mostrando un'azione sempre in spinta su una tracciatura senza eccessiva curva. Alle spalle dell'elvetica si è piazzata la neozelandese Alice Robinson che ha sfruttato il tracciato disegnato dal suo allenatore mostrandosi costante nel corso di tutti i vari intermedi, ma che al tempo stesso ha accumulato 59 centesimi di ritardo precedendo la svedese Sara Hector, veloce soltanto in fondo con un distacco di 68 centesimi dalla vetta.
Quinto posto parziale per Federica Brignone che è apparsa velocissima nella parte alta della Erta, ma che poi si è "sdraiata" all'ingresso del muro dovendosi rialzare e perdendo il ritmo in vista dell'abbrivio conclusivo che l'ha costretta a tagliare il traguardo con 84 centesimi di ritardo da Gut-Behrami. Sesta piazza per Marta Bassino che non è ancora riuscita a spingere e ha perso molto nell'ultimo tratto, mentre va segnalata l'ottima prestazione di Sofia Goggia che, al rientro fra le porte larghe, ha concluso in ottava posizione a 1"42 dalla vetta dopo esser rimasta agganciata alle migliori per tre quarti di pista.
Medesimo spartito anche per la seconda manche con Lara Gut-Behrami che, nonostante una pista rovinata dai passaggi delle avversarie, ha continuato a spingere sull'acceleratore tendendo il proprio corpo verso valle e producendo così la velocità necessaria per conquistare il primo successo stagionale in gigante e rafforzare il pettorale rosso. Secondo posto a pari merito per Alice Robinson e Sara Hector con la giovane oceanica che si è presa maggior cautele facendosi rimontare dalla svedese che ha provato a metter in campo tutta la propria potenza concludendo con 1"09 dalla vincitrice.
In casa Italia seconda discesa all'attacco per Goggia che si è messa subito in posizione con l'obiettivo di guadagnare terreno e accumulando oltre otto decimi nella prima metà della Erta.La campionessa orobica si è poi inclinata poco dopo il quarto intermedio sfruttando la grande pendenza della pista altoatesina terminando la gara in 2'02"03, lontana 1"39 dalla vincitrice e fermatasi a poco più di tre decimi da un podio che manca da diversi anni.
Poco dietro Federica Brignone che si è esaltata nel tratto alto, ma le intraversate dovute ai segni presenti lungo il manto nevoso e alcune intraversate, l'hanno costretta al sesto posto a 1"45 da Lara Gut-Behrami. Più lontana Bassino che ha affrontato la pista ancora una volta con troppa cautela non riuscendo ad avvicinare la compagna di squadra e finendo in decima posizione a 2"36 dalla vetta. Da segnalare anche il quattordicesimo posto di Roberta Melesi, mentre Asja Zenere ed Elisa Platino si sono piazzate rispettivamente in sedicesima e ventiseiesima posizione.
Lo sci alpino femminile si fermerà ora per una settimana complice la doppia cancellazione di Garmisch-Partenkirchen puntando direttamente al week-end tecnico di Soldeu.