Al secondo giorno di ricerche è stato trovato il cadavere di Fabio Ferrari, runner bresciano (di Provaglio d'Iseo), la cui scomparsa era stata denunciata dalla compagna domenica 28 gennaio, quando lo sportivo in forza ad Atletica Franciacorta Oxyburn non aveva fatto rientro da una sessione di allenamento sulle montagne di casa. Ferrari era stato incrociato per l'ultima volta da alcuni escursionisti nella tarda mattinata di domenica, lungo un sentiero nella zona del Monte Muffetto. Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, il cadavere è stato ritrovato nel pomeriggio di martedì 30, intorno ai duemila metri di quota, al termine delle ricerche condotte unitamente da Soccorso Alpino, Carabinieri Forestali, Vigili del Fuoco, Guardia di Finanza e volontari della Protezione civile. Di professione ingegnere e padre di due figli, Fabio aveva cinquantacinque anni e - stando alle prime notizie - potrebbe essere scivolato su un sentiero che - a causa della quota e delle attuali condizioni meteo, sarebbe stato reso insidioso dal ghiaccio. Ferrari sarebbe precipitato per un centinaio di metri in un canalone, mentre percorreva un sentiero di cresta in località Baita Prada. Dopo le procedure di rito, il corpo di Fabio è già stato riconsegnato alla famiglia.