Prima la smentita e oggi l'ammissione da parte del patron dell'Udinese Giampaolo Pozzo. È stato direttamente lui ad acquistare le pagine pubblicitarie anonime che campeggiavano ieri su alcuni quotidiani nazionali e locali e in cui si dava voce al popolo friulano ribadendo che "il razzismo non ci appartiene". "Il nostro territorio - ha spiegato al Messaggero Veneto oggi in edicola - è vittima di un'ingiustizia. Il nostro pubblico si è sempre distinto per il comportamento corretto, non a caso abbiamo ricevuto due coppe disciplina mentre dopo quanto accaduto nella partita con il Milan c'è stata quasi una persecuzione mediatica che reputo sicuramente sproporzionata rispetto ai fatti che hanno coinvolto solo 5 persone su 25 mila che tra l'altro non si sono accorte di nulla", ha detto tornando sugli insulti razzisti contro il portiere rossonero Mike Maignan.
"Per questo motivo - ha concluso Pozzo - abbiamo deciso di lanciare un messaggio chiaro contro il razzismo ma non volevamo che a parlare fosse solo l'Udinese e quindi abbiamo deciso di promuovere una campagna anonima, in modo che tutti i friulani potessero identificarsi".