Quando si parla di Barcellona bisogna sempre tenere presente una cosa: la legacy del club. Nella storia dei catalani, partendo da fine anni '60 con Vic Buckingham, passando da Rinus Michel, Johan Cruijff, Louis Van Gaal, Frank Rijkaard, per arrivare a Pep Guardiola e allo stesso Xavi, l'idea tattica di base è restata sempre quella, e guai ad allontanarsi dalle cifre stilistiche e spettacolari della storia blaugrana degli ultimi 55 anni.
Ecco perché la dirigenza del Barça non potrà mai prendere in considerazioni allenatori, anche di straordinario livello come Klopp, Conte o Mourinho, per il dopo Xavi. I giornali portoghesi rilanciano l'ipotesi Sergio Conceiçao, in scadenza con il Porto. Ipotesi complessa se si pensa che l'ex ala di Lazio, Inter e Parma non brilla per una proposta di gioco particolarmente offensiva. I nomi in lizza, proprio per la loro qualità di calcio, sono quelli di De Zerbi, Alguacil e Michel (allenatori rispettivamente di Real Sociedad e del sorprendente Girona).
L'ex direttore tecnico del Barcellona Ramon Planes, due anni fa, aveva ammesso di aver cercato l'attuale allenatore del Brighton prima di prendere Xavi. L'idea De Zerbi, insomma, non è nata ieri e questo non fa che confermare il fatto che possa essere lui il prescelto, anche se, per liberarlo dal contratto fino al 2026, bisognerà versare la clausola di 10 milioni di sterline al club inglese. Il suo stile di gioco, la capacità di valorizzare i giocatori a disposizione (soprattutto i giovani), un atteggiamento misurato e un'esperienza ormai consolidata in tre diversi campionati (Italia, Ucraina e Premier League), lo collocano al primo posto tra i possibili candidati.
Anche la concorrenza del Liverpool fa meno paura visto che i reds sembrano orientati verso il loro ex giocatore Xabi Alonso, anche se il Bayer Leverkusen farà di tutto per tenerselo stretto, visto il super campionato che sta facendo in Bundesliga.