FORMULA 1

Hamilton, la Ferrari nel destino: la spy story il titolo soffiato a Massa, le sfide vinte con Vettel

I destini del sette volte iridato e della Scuderia di Maranello si sono spesso incrociati sulle piste negli ultimi diciassette anni

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Da acerrimo rivale della Ferrari e dei suoi piloti all'inizio della sua carriera, al sogno-progetto di chiuderla vincendo l'ottavo titolo proprio al volante delle Rosse: una sorta di testacoda ideale (ma neanche tanto) per Lewis Hamilton. Nel mezzo, una sfida con la Scuderia quasi sempre impari - a suo favore - e un corteggiamento sfociato nel "matrimonio", da preparare quest'anno per poi celebrarlo nel 2025, favorito dalla predilezione a più riprese dichiarata da sir Lewis per le Rosse stradali, come una porta sempre aperta, una dichiarazione di intenti.

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Il primo confronto tra Hamilton e la Ferrari risale al 2007, vale a dire l'anno del debutto della alora giovane promessa di Stevenage nel Mondiale: una stagione complicata a causa dei pessimi anzi conflittuali rapporti interni alla McLaren tra lo stesso Lewis e il già affermato Fernando Alonso (reduce da due titolo consecutivi con Renault) e dallo scandalo della spy story che alla McLaren sarebbe costato carissimo. La Ferrari si aggiudicò il titolo Costruttori, mentre Kimi Raikkonen la spuntò tra i piloti, superando di un solo punto (110 a109) proprio Hamilton. Curiosamente, quello fu l'ultimo titolo vinto da un pilota al volante della Rossa. Sarebbe potuta andare diversamente ma l'anno seguente (e sempre con il minimo scarto!) la situazione di ribaltò nel convulso e rocambolesco finale dell'ultimo GP dell'anno, quando il ferrarista Felipe Massa si vide scivolare via il titolo dalle mani (una ferita che brucia ancora ed è ancora aperta) proprio nel GP del Brasile, davanti al suo pubblico.

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A trionfare fu proprio Hamilton, che si aggiudicò il primo dei suoi sette titoli. Complice l'irruzione in scena della meteora Brawn GP e il successivo ciclo vincente by Sebastian Vettel e Red Bull, sarebbe passati sei anni tra il primo e il secondo alloro iridato di Hamilton. Non più solo un motore Mercedes dietro la schiena ma... l'intera monoposto intorno (la Mercedes ovviamente, svezzata tra il 2010 e il 2012 da Michael Schumacher) e un compagno di squadra(Nico Rosberg) all'altezza del compito ma capace di batterlo per il titolo solo nel 2016. Lewis conquistò i primi due titoli dell'era ibrida della Formula 1 (2014 e 2015), poi incrociò di nuovo le traiettorie con le Rosse.

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A sfidarlo nella corsa iridata fu sia nel 2017 che nel 2018 Sebastian Vettel, che però in entrambe le occasioni fu costretto ad accontentarsi del secondo posto della generale, con distacchi inequivocabilmente netti: quarantasei punti sette anni fa, quasi il doppio nel 2018: ottantotto. Da lì in avanti, Hamilton e i piloti della Rossa ebbero modo di incrociarsi solo occasionalmente sui gradini del podio del GP iridati. Sir Lewis completò la sua attuale collezione di titoli facendo piazza pulita della concorrenza anche nel 2019 e nel 2020. I pochi centimetri quadrati degli specchietti retrovisori della sua Mercedes erano però già pieni della Red Bull di Max Verstappen. Ed è proprio il già tre volte campione del mondo l'ostacolo più alto da superare per provare a mettere a segno l'ottavo titolo. Charles Leclerc permettendo, naturalmente. Ma questa, come si dice , è tutta un'altra storia e per vederla svilupparsi in pista ( e casomai fuori), occorre attendere un intero anno. Anzi, ormai "solo" undici mesi.

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Lunedì 11 novembre