Derby d’Italia deciso dallo sfortunato autogol del protagonista meno dotato tecnicamente. Migliore in campo Szczesny, inoperoso il collega Sommer. Inter che allunga a +4 sulla Juve con quell’asterisco (Inter-Atalanta in programma il 28 febbraio) che potrebbe proiettare i nerazzurri in quota scudetto addirittura a +7.
POKERISSIMO – In testa a quota 57, con il miglior attacco (51) e la miglior difesa (10), con il capocannoniere (Lautaro-19) e ben 14 partite su 22 a porta chiusa. En plein, insomma. Cinque numeri prepotenti che legittimano il primato della squadra di Inzaghi e avvicinano sempre più l’Inter alla seconda stella.
FISCHIETTO – Occhi puntati sul napoletano Fabio Maresca, al primo derby d’Italia in carriera. Partita corretta, nessuna giocata particolarmente polemica, cinque ammoniti (Vlahovic, Danilo, Mkhitaryan, Thuram e Bremer nell’ordine). Praticamente non ha sbagliato nulla. Bravo.
SCELTE – Chissà se, riavvolgendo il nastro, Max Allegri rifarebbe la scelta di puntare su Yildiz e tenere in panchina Chiesa. Di sicuro la sfida di San Siro ridimensiona il gioiello turco, che ha grandi numeri ma che forse non è ancora pronto per palcoscenici così prestigiosi.
ZERO – Manca il posticipo Roma-Cagliari, ma la 23esima giornata ha già stabilito un record di cui non andare troppo orgogliosi, quello degli 0-0. Tre: Empoli-Genoa e Udinese-Monza sabato, Torino-Salernitana ieri.
RIMONTE – I successi dell’Atalanta e dell’Inter sono gli unici, in questa giornata, che nell’arco della stessa partita vedono alla fine vittoriosa la squadra andata in vantaggio. Le altre 4 vittorie di questo lungo weekend hanno visto infatti altrettanti ribaltoni. Venerdì la Fiorentina vinceva a Lecce fino al 90’ prima di incassare l’uno-due di Piccoli e Dorgu per il 3-2 finale. Sabato il Milan era sotto a Frosinone fino al 72’, quando Gabbia ha pareggiato prima del gol vincente di Jovic (2-3); così come il Bologna in casa contro il Sassuolo è riuscito a rimontare dall'1-2 al 4-2 finale. Nel pomeriggio domenicale del San Paolo l’autogol di Dawidowicz e la splendida rete di Kvara hanno ribaltato l’iniziale 0-1 a vantaggio del Verona.
ITALIA SÌ – E’ di Matteo Gabbia il primo gol italiano del Milan arrivato dopo un digiuno complessivo addirittura di 3.812 minuti. L’ultima rete rossonera made in Italy era infatti quella segnata il 15 aprile dell’anno scorso da Pobega in Bologna-Milan 1-1. Applausi dunque per Gabbia, al suo primo centro in Serie A e al secondo nel Milan: la scorsa stagione, ma in Champions, il difensore classe '99 aveva infatti segnato il primo gol nella goleada milanista in casa della Dinamo Zagabria.