La musica può attrarre più della possibilità di giocare fra i professionisti del calcio. È il caso di Nicholas Battaiola, in arte "Batta" che ha deciso di lasciare la porta del Fiorenzuola per lanciarsi nel mondo della discografia. Una scelta particolarmente curiosa considerato che l'estremo difensore cremonese era riuscito a raggiungere la Serie C, campionato affrontato prima con la maglia fra le altre di Cremonese e Virtus Francavilla senza dimenticare l'esperienza in Serie D con il Monza che ha dato il via alla lunga risalita in Serie A.
Una discreta carriera in provincia e la proposta del Piacenza non è bastata per farlo proseguire nel suo intento, tanto da rifiutare un contratto da 100.000 euro l'anno e la possibilità di risalire presto fra i professionisti. Meglio ripartire da zero e lanciarsi nel magico ambiente del reggaeton facendo il proprio esordio a Sanremo, non sul palco patinato dell'Ariston, ma all'interno di localini e piazze durante la settimana più lunga della musica italiana. "In estate ho salutato Fiorenzuola perché era finito un ciclo. Qualche società di Serie C si è interessata: Carrarese, Arezzo e Casertana su tutte. Ma inconsciamente quasi speravo di restare libero, così l’ho preso come un segnale. Fra ritiro e partite non riuscivo a concentrarmi come volevo sulla passione della musica, quella era la mia chance - racconta Battaiola in un'intervista a Libertà -. Anche, da fuori non si capiscono tante dinamiche. A Fiorenzuola non ho mai avuto problemi con mister Tabbiani, che è come un padre, e un grande dirigente come Baldrighi, ma non volevo vivere ingabbiato nelle indicazioni di procuratori e società, infastidite al pensiero che cantassi".
Cantare per Battaiola rappresentava insomma la priorità e dover scendere a compromessi per poter continuare la propria carriera calcistica appariva quasi inaccettabile per il 27enne di Soresina che, proprio di fronte a una proposta allettante di un club storico come Piacenza, ha preferito dire di no e continuare il proprio percorso da artista affiancato al lavoro di tutti i giorni: "Le persone non lo sanno, ma in Serie C non si guadagnano tanti soldi. Al supermercato sono responsabile del controllo qualità dei latticini e le cifre non sono così tanto inferiori. La differenza è che ho tempo libero, ferie e soprattutto zero pressioni e pensieri per una partita persa - confessa l'ex portiere -. Quella possibilità mi ha convinto a cambiare strada. Avrei proseguito solo per provare ad arrivare a guadagnare di più, senza veri stimoli. E ricominciando una gavetta che avevo già fatto. I tifosi del Piacenza si sono arrabbiati e mi hanno insultato sui social, ma per me rifiutare è stato un gesto di rispetto verso la loro passione".
Nonostante la reazione basita dei famigliari e dei colleghi, la scelta contro corrente di Battaiola sta iniziando a dare i propri frutti con il Progetto Arte di Sanremo che lo vedrà esibirsi nella Città dei Fiori proprio in occasione del Festival: "Il 2024 sarà l’anno del reggaeton, anche in Italia - sottolinea "Batta" presentando il nuovo progetto "Tematica" che verrà pronto al termine dell'estate -. Si tratterà di 10 canzoni, ognuna dedicata a una diversa sfumatura dell’amore, almeno quello vissuto ai nostri tempi. Per ora sono uscite 'Come le star' che parla dei sentimenti che restano anche dopo che gli innamorati si sono lasciati; 'La loba' che si concentra sul tradimento femminile; 'Baby do you love me' parla di amore tossico e infine 'Contro il mondo', la canzone più sentita che abbia mai scritto".