Milan, un mercato da nababbi: da Leao e CdK un incasso super?
Aumentano le voci sul possibile addio del portoghese in estate: la clausola, attivabile tra il 5 e il 15 luglio, porterebbe nelle casse rossonere un vero e proprio tesoro...
Il dilemma è amletico e la risposta per nulla scontata: è giusto continuare a credere in Rafa Leao o è arrivato il momento di lasciarlo partire e costruire, con il suo sacrificio, un grande Milan? L'ormai certo addio di Mbappé al Psg ha alimentato in questi giorni, e parecchio, le voci su un possibile interessamento dei parigini per il portoghese considerato, dicono, l'erede naturale del fuoriclasse francese. Insomma, in Francia sono certi che Nasser Al-Khelaïfi sia pronto a mettere sul piatto di Furlani un'offerta irrinunciabile. Quanto alta? Nessuno lo può sapere, quindi altro non si può fare che attenersi ai fatti di una clausola rescissoria, inserita nel contratto di Leao e attivabile dal 5 al 15 luglio fino al 2028, di 175 milioni. Questo, oggi, è quanto serve per strappare al Diavolo il portoghese che, nel frattempo, stando a "footmercato", considererebbe la sua esperienza al Milan finita e sarebbe pronto ad ascoltare eventuali proposte non solo da Parigi, ma anche da Premier e Liga.
L'estate di casa Milan sarà, insomma, nuovamente molto calda. Dopo la cessione di Tonali dello scorso anno e il mercato importantissimo di Furlani, il club di via Aldo Rossi potrebbe trovarsi a luglio con una disponibilità economica esagerata. Il conto, sia pure chiaramente del tutto ipotetico, è presto fatto: 175 milioni per Leao, dai 22 ai 25 per De Ketelaere e la bellezza di 200 milioni da reinvestire per costruire una rosa che, necessariamente, dovrà essere rinforzata con due attaccanti, un regista e un difensore centrale.
A chi sarà affidato l'eventuale compito di gestire tutto quel ben di Dio è tutto da capire. Intanto molto dipenderà dall'allenatore, nel senso che sarà comunque chiesto a lui dove e in che modo agire. Soprattutto se il tecnico dovesse essere nuovo e, in particolare, se la scelta dovesse ricadere su Antonio Conte, uno che, dal mercato, pretende sempre parecchio e sulla costruzione della squadra pretende di avere voce in capitolo. Quindi perché anche il destino dell'attuale dirigenza potrebbe essere legato ai risultati di questa stagione, sempre che, ma questo è un altro discorso, non si arrivi nei prossimi mesi a un cambio di proprietà attualmente non prevedibile né preventivato.
Comunque vada, il futuro del Milan sembra dover ruotare ancora una volta attorno a Leao e alle domande che è bene cominciare seriamente a farsi: è giusto insistere con lui e scommettere su un suo ulteriore e necessario step di crescita o è arrivato il momento di lasciarlo partire per garantirsi un mercato da nababbi? La risposta, come sempre, a tempo debito.