L'ANALISI

Inter, ora anche i difensori diventano goleador. E Inzaghi svolta con una telefonata

Sfida dell'Olimpico aperta da Acerbi e chiusa da Bastoni, che diventa il 14° marcatore nerazzurro in questa stagione

di Andrea Ghislandi

L'Inter anche a Roma ha confermato di essere l'assoluta padrona del campionato con una prova di forza che rischia di spezzare gambe e morale delle avversarie. Sessanta punti in 23 gare, 55 gol fatti e solo 12 subiti, con 14 giocatori diversi andati a referto: numeri nudi e crudi che testimoniano una supremazia quasi imbarazzante. Se poi il capocannoniere Lautaro resta a secco accusando una comprensibile stanchezza dopo aver tirato la carretta per mesi, dal cilindro i nerazzurri trovano anche i gol dei difensori. La sfida dell'Olimpico è stata aperta da Acerbi e chiusa da Bastoni, che è tornato al gol dopo 762 giorni d'astinenza. Diventano così ben 9 le reti arrivate dalla difesa, la migliore del campionato con soli 12 gol subiti. È solo la terza volta che Sommer è costretto a raccogliere dal sacco due gol nella stessa partita ma questa volta, rispetto al Sassuolo (unica sconfitta in campionato) e al Bologna (pareggio), i tre punti fondamentali per la fuga Scudetto non sono mancati.

"Una telefonata ti allunga la vita" recitava un vecchio spot del 1993 di una nota compagnia telefonica. E ti fa anche vincere le partite possiamo aggiungere 31 anni dopo, visto che la svolta è arrivata anche grazie alla telefonata di Inzaghi nell'intervallo. Costretto ad assistere al match dalla tribuna a causa dell'ammonizione ricevuta contro la Juventus, l'allenatore nerazzurro ha fatto la voce grossa dopo un primo tempo in cui l'Inter è apparsa in netta difficoltà, travolta a tratti dal grande ritmo della Roma.

In questi casi la telefonata è la prassi, non c'è nulla di strano, ma sono stati i contenuti a risvegliare dal torpore Lautaro e compagni che con un inizio di ripresa travolgente hanno ribaltato partita e giallorossi. Come raccontato da 'La Gazzetta dello Sport', l'allenatore ha individuato il problema nella posizione dei quinti (Darmian e Dimarco) troppo bassi. Toni duri e decisi che hanno sortito l'effetto desiderato. Così, una volta che i due si sono alzati l'inerzia è cambiata, l'Inter ha trovato sulle fasce la superiorità numerica per diventare devastante. Retroscena confermato dal vice Farris a fine partita: "Il mister era carico e il tramite alla sua telefonata siamo stati noi dello staff, ma anche i ragazzi sapevano cosa non andava, così tutto il centrocampo ha subito alzato il livello - le sue parole -. Questo è un gruppo che, se viene stimolato, soprattutto in allenamento, risponde: è straordinario".