Sei mesi dopo la prima partita di campionato (quella della scoperta della positività al doping di Pogba) ci sono di nuovo l'Udinese e Lazar Samardzic sulla strada della Juventus e il nome del centrocampista serbo va ancora di moda dalle parti della Continassa. Ecco perché ad accompagnare il 21enne a Torino ci sarà anche suo padre, Mladen Samardzic, consigliere e grande protagonista della trattativa sfumata con l'Inter in estate: "Sì – ha detto a La Gazzetta dello Sport – lunedì cercherò di essere allo stadio a Torino con mia moglie e gli altri due figli". E sarà l'occasione perfetta per scambiare quattro chiacchiere con i dirigenti bianconeri, che qualcuno dice possano avere avuto un ruolo nella brusca frenata di gennaio nella trattativa col Napoli...
Ma non solo, perché la partita di lunedì sera sarà anche l'occasione perfetta per il fantasista serbo di convincere lo Stadium e, magari, di uscire vincitore dalla sfida diretta in mezzo al campo con Carlos Alcaraz. Nel mercato invernale la Juventus per rinforzare il centrocampo all'ultimo minuto ha preferito puntare sull’argentino, ma si è trattato solo di una questione di opportunità perché il Southampton aveva aperto a una soluzione in prestito oneroso con diritto di riscatto (molto alto a 49,5 milioni), mentre l'Udinese voleva solo una cessione a titolo definitivo.
In estate i bianconeri, che seguono comunque anche altre piste come Koopminers e Ederson dell'Atalanta, dovranno probabilmente decidere se riscattare Alcaraz o puntare su Samardzic e il padre assicura che il serbo (che alla Continassa troverebbe i compagni di nazionale Vlahovic e Kostic) è pronto per il grande salto: "Dobbiamo vedere che cosa sarà meglio per lo sviluppo di Laki. Il fatto che sia stato accostato a diverse società è il segnale che sta facendo bene. Mio figlio ha già detto di essere pronto per il prossimo passo, ma non ha fretta. Sa quello che ha a Udine, dove si sente molto a suo agio nel club e ha dimostrato costantemente il suo valore. E questo è stato soltanto positivo per la sua crescita. Vedremo cosa ci riserverà il futuro...".