Lazio, Sarri: "Ci vogliono fiducia ed entusiasmo. Sulla carta sono favoriti, vediamo il campo"
Il tecnico biancoceleste in vista dell'andata degli ottavi: "Mi aspetto un Bayern forte, in Champions queste squadre non sbagliano mai"
In casa Lazio è tutto pronto per l'andata degli ottavi di Champions League. All'Olimpico arriva la corazzata Bayern Monaco e per gli uomini di Maurizio Sarri sarà una sfida molto complicata da affrontare. "Dobbiamo pensare che non sia impossibile, altrimenti nella nostra testa siamo già sconfitti - ha spiegato l'allenatore toscano -. Loro ci arrivano da favoriti, noi ci dobbiamo andare con entusiasmo perché è una partita bella da vivere, andare con fiducia perché magari sono davvero molto più forti ma bisogna avere la fiducia di provarci a tutti i costi. Una bella faccia tosta, senza secondi pensieri. Sulla carta sono favoriti, vediamo il campo". Sulla formazione: "Vecino non stava bene, vediamo. Patric ha fatto l’allenamento con noi ma ha qualche difficoltà nello scontro fisico. Zaccagni è ancora fuori, ieri senza tacchetti riusciva ad allenarsi ma con gli scarpini ha ancora dolore nei cambi di direzione. Rovella ha un inizio di pubalgia che si è acutizzato ed è in difficoltà".3
LA CONFERENZA DI SARRI
Con quali armi una missione impossibile può diventare possibile?
"Pensando che non sia impossibile, altrimenti nella nostra testa siamo già sconfitti. Loro ci arrivano da favoriti, noi ci dobbiamo andare con entusiasmo perché è una partita bella da vivere, andare con fiducia perché magari sono davvero molto più forti ma bisogna avere la fiducia di provarci a tutti i costi. Una bella faccia tosta, senza secondi pensieri. Sulla carta sono favoriti, vediamo il campo".
Per un allenatore come lei che, credo, spera sempre di poter dominare il gioco, che sensazioni ha quando si affronta una squadra che probabilmente avrà possesso palla e starà nella vostra metà campo?
"Quando c'è da soffrire si soffre tutti insieme. Ci saranno delle difficoltà da superare, questo è inevitabile quando le squadre sono di questa levatura. Bisogna fare tutto il contrario di quello fatto con l'Inter in Supercoppa, quando siamo andati in balia degli eventi. Qui bisogna affrontarli".
A che punto è il recupero della leggerezza di cui ci hai parlato a Cagliari?
"Alla fine i momenti di pesantezza in tutti i lavoro vengono fuori inevitabilmente. Soprattutto quando lavori 3-4 anni con lo stesso allenatore, ci sono dei momenti pesanti da affrontare. Non bisognerebbe scordarsi che noi facciamo un gioco e lo si fa anche per divertimento. Questo non vuol dire essere superficiali, dobbiamo tornare ad avere senso del divertimento in campo, con tutte le responsabilità che ci dobbiamo assumere. Bisognerebbe andare in campo senza mai dimenticare che siamo dei privilegiati, partiamo da questo presupposto"
Che Bayern ti aspetti? Non hai mai rinunciato a Vecino in Champions. Giocherà lui o Cataldi?
"Vecino non stava particolarmente bene, non dovrebbe essere un problema enorme. Domani decidiamo. Mi aspetto un Bayern forte. Queste sono squadre che possono sbagliare qualche partita in campionato ma non in Champions".
Luis Alberto può giocare più vicino a Immobile?
"Luis Alberto è il nostro centrocampista più offensivo, nella stragrande maggioranza delle azioni gli dovrebbe giocare vicino. Ma a lui piace giocare tanti palloni e a volte si abbassa. Io ho giocato tanto col trequartista, ma quello che voglio io Luis non lo può fare. Mi servirebbe uno che attacca gli spazi, Luis è bravo a gestire la palla. E ha imparato ormai a fare il centrocampista vero, sono contento così. Quando una squadra perde una gara si parla sempre di cambio modulo: per me è una cazzata. Nelle ultime quindici gare abbiamo fatto 29 punti. Siamo in difficoltà perché abbiamo sbagliato completamente la parte iniziale della stagione. Ci sono stati errori di percorso pesanti, che stiamo pagando ancora oggi".
Tra gli obiettivi della Lazio immagino ci sia tenere il risultato aperto in vista del ritorno. Sta pensando a una mossa difensiva particolare?
"Se io dico loro di giocare con più entusiasmo e poi metto un difensore in più non sono credibile. Sarà il campo probabilmente a farci fare una partita diversa".
A che punto è il progetto Sarri? Si può andare più avanti?
"A quello che serve la società ci penserà il presidente, io dico la mia. Si parla tutti, di tante varianti, ma poi nei campionati vincono le squadre col maggior fatturato. Poi ci sono casi straordinari. Penso si possa fare bene anche non essendo tra le massime potenze nazionali, con organizzazione nella ricerca dei giocatori. Ma gli investimenti saranno determinanti”.
Come stanno Rovella, Patric e Zaccagni?
"Patric ha fatto l’allenamento con noi ma ha qualche difficoltà nello scontro fisico. Zaccagni è ancora fuori, ieri senza tacchetti riusciva ad allenarsi ma con gli scarpini ha ancora dolore nei cambi di direzione. Rovella ha un inizio di pubalgia che si è acutizzato ed è in difficoltà".