L'Indagine aperta dalla Procura federale della Figc in merito alla telefonata di Inzaghi nell'intervallo di Roma-Inter (il tecnico nerazzurro era squalificato e da regolamento gli era interdetta ogni comunicazione tecnica con la squadra) e al gesto rivolto da Acerbi (il dito medio) a quella parte dell'Olimpico che dopo il gol dell'1-0 nerazzurro gli aveva rivolto il raccapricciante coro "devi morire", dovrebbe portare a una duplice multa. Gli ispettori federali - informa oggi la Gazzetta dello Sport - hanno ascoltato ieri ad Appiano Gentile sia Alessandro Bastoni (è stato il difensore nerazzurro a raccontare del contatto telefonico con Inzaghi al termine del primo tempo) che lo stesso Francesco Acerbi. Insomma, da quanto è trapelato, ci sarebbe stata una parziale ammissione da parte di Bastoni (le sue parole erano già state ridimensionate dal vice di Inzaghi, Fabbris, nel post partita di Roma): la telefonata ci sarebbe stata, ma priva di indicazioni tecniche. Diciamo, un richiamo solamente motivazionale. Mancando una prova inconfutabile è così presumibile arrivi una multa, anche se la società Inter confida in nell'archiviazione. Acerbi, e non sarebbe potuto avvenire altrimenti, ha ammesso invece le proprie colpe, ha spiegato le sue ragioni (ricordiamo la sua lotta contro il cancro) e si è comunque scusato per il dito medio rivolto a quella porzione di stadio che gli cantava "devi morire" dopo il gol a Rui Patricio. Anche per lui è a questo punto in arrivo una multa.
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Inter, indagine Procura Federale per Inzaghi e Acerbi: verso la duplice multa
Nel mirino la telefonata del tecnico nell'intervallo di Roma-Inter e il gesto del difensore dopo il suo gol
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