EURO 2024

Europei, i precedenti dell'Italia in Germania: dal 4° posto dell'1988 alla vittoria dei Mondiali 2006

Gli azzurri tornano sul territorio teutonico dopo la vittoria iridata arrivata diciotto anni fa contro la Francia

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© Getty Images

La Germania riporta alla mente dolci ricordi per l'Italia che si appresta ad affrontare gli Europei da campionessa in carica. Dopo la finale di Wembley che ci ha consegnato nel 2021 il secondo titolo continentale, gli azzurri vanno alla caccia della riconferma a partire dal 14 giugno prossimo ricordando i fasti del passato, fra la vittoria dei Mondiali 2006 al quarto posto nell'edizione 1988 degli Europei.

Per quanto il legame con il territorio teutonico appaia particolarmente dolce, la storia della Nazionale nelle competizioni internazionali presenta un tragico momento. E' il caso del 1974 quando la squadra di Ferruccio Valcareggi si presenta da vice-campionessa in carica e con tutti gli occhi addosso dopo le ottime prestazioni realizzate alla vigilia. L'attenzione è tutta rivolta su Dino Zoff che non subisce gol dal 20 settembre 1972 quando la formazione tricolore si era imposta per 3-1 con la Jugoslavia. L'avversario all'esordio sembra tutt'altro che irresistibile trattandosi dell'esordiente Haiti, tuttavia proprio in quel momento accade l'impossibile. Una verticalizzazione de centroamericani prendono alla sprovvista la difesa italiana con Luciano Spinosi che non riesce a resistere a Emmanuel Sanon che segna e ferma l'imbattibilità a 1142 minuti.

L'Italia rimonta e vince per 3-1, ma qualcosa ormai si è rotto. Giorgio Chinaglia non prende per nulla bene la sostituzione da parte di Valcareggi e risponde mandandolo letteralmente a quel paese. La situazione all'interno del gruppo azzurro precipita con l'attaccante della Lazio che si sente tradito e costringe l'allenatore dei biancocelesti Tommaso Maestrelli a raggiungere la Germania. A quel punto arriva il pareggio con l'Argentina, mentre con la Polonia giunge un deludente 2-1 che significa eliminazione a sorpresa. 

Il ritorno in Germania non è uno degli migliori per l'Italia che è reduce da una prestazione sottotono ai Mondiali 1986. Nel 1988 la squadra è in fase di costruzione dopo che i campioni del 1982 hanno lasciato spazio ai più giovani, destinati a prepararsi alla competizione iridata casalinga due anni dopo.

Gli azzurri di Azeglio Vicini si ritrovano in un girone complicato guidato dai padroni di casa della Germania Ovest, guidata dagli interisti Lothar Matthäus e Andreas Brehme; la Spagna e la Danimarca. Gli elementi per far bene ci sono tutti complice i "gemelli de gol" Roberto Mancini e Gianluca Vialli che si dimostrano particolarmente pimpanti e vanno a segno sia nel pareggio inaugurale con la Germania che nella vittoria di misura sugli iberici a cui si aggiunge un netto 2-0 sugli scandinavi, sconfitti grazie alle reti di Alessandro Altobelli e Luigi De Agostini

Gli azzurri passano come secondi nel girone e si ritrovano l'Unione Sovietica in semifinale con gli uomini di Valerij Lobanovs'kyj che si impongono per 2-0 e si lanciano nell'ultima finale della loro storia contro l'Olanda di un Marco Van Basten straripante. Il finale è inutile ripeterlo con il Cigno di Utrecht che sale in cattedra con uno dei gol più belli della sua carriera, un calcio al volo che raddoppia il gol di Ruud Gullit. 

Se pensiamo alla Germania, il ricordo non può che andare indietro di diciotto anni quando in quella magica estate l'Italia diventava campionessa del mondo per la quarta volta nella sua storia. Questa volta la squadra tricolore guidata da Marcello Lippi deve far i conti con lo scandalo di Calciopoli che colpisce particolarmente duro la Juventus, squadra maggiormente rappresentata fra le fila della Nazionale. 

Pensare di fare risultato in quel contesto è molto difficile, nonostante un girone iniziale abbordabile con Ghana, Stati Uniti e Repubblica Ceca. Tutto va liscio eccetto il pareggio con gli americani frutto di un autogol di Christian Zaccardo e l'espulsione di Daniele De Rossi. Agli ottavi si trema con l'Australia quando l'Italia rimane a lungo in dieci per l'espulsione di Marco Materazzi e i supplementari ormai a un passo. Francesco Totti salva tutto con un rigore al '90 e conduce all'Ucraina dove ai quarti gli azzurri passeggiano con un 3-0 netto. 

In semifinale arriva il capolavoro con il capolavoro di Fabio Grosso e il sigillo di Alessandro Del Piero che fa impazzire Dortmund ai supplementari contro la Germania prima della finale contro la Francia, nota per la testata di Zinedine Zidane e per quel rigore di Grosso che ancora oggi fa storia. 

L'urna di Nyon non è stata sicuramente fra le più favorevoli per l'Italia. La qualificazione ottenuta all'ultimo respiro alle spalle dell'Inghilterra non ci ha di certo favorito e il pass centrato dalla Croazia ci ha costretti a partire dalla terza fascia. Una situazione che ci ha messo di fronte a un gruppo B particolarmente tosto con la Spagna a farla da padrona, pronta a cogliere l'accesso per l'accesso alla fase a eliminazione diretta. Gli azzurri dovranno inoltre fare i conti con la stessa Croazia che è reduce dal terzo posto agli ultimi Mondiali così come con l'Albania che potrebbe diventare la sorpresa del raggruppamento.

Euro 24 prenderà il via il 14 giugno prossimo quando andrà in scena la partita inaugurale fra Germania e Scozia. Un match che si svolgerà all'Allianz Arena di Monaco di Baviera alle ore 21 prima di proseguire il giorno successivo a Colonia con Ungheria-Svizzera.

Gli azzurri dovranno attendere il 15 giugno per poter solcare per la prima volta il terreno di gioco a Uefa Euro 2024. Il calendario prevede il primo match contro l'Albania alle ore 21 il giorno successivo all'avvio dell'intera competizione che si aprirà il 14 giugno con il match fra Germania e Scozia alle ore 21 seguito il giorno successivo dalla sfida fra Ungheria e Svizzera. Il calendario dell'Italia prevede poi gli incontri con Spagna e Croazia il 20 e il 24 giugno sempre alle ore 21 per decidere l'esito del girone, ma soprattutto degli ottavi di finale.

Uefa Euro 2024 rappresenterà una sorta di "tour de force" per l'Italia complice la distribuzione delle sedi di gara su più città all'interno del calendario. L'esordio andrà in scena al Westfalenstadion di Dortmund che richiama dolci ricordi pensando alla semifinale del Mondiale 2006 vinta contro la Germania. Il secondo incontro con la Spagna si svolgerà invece all'Arena AufSchalke di Gelsenkirchen, casa dello Schalke 04 nota anche per ospitare la Biathlon World Team Challenge Auf Schalke, mentre la sfida con la Croazia andrà in scena alla Red Bull Arena di Lipsia.

Il nuovo format a ventiquattro squadre dà vita a un nuovo sistema di qualificazione introdotto con l'Uefa Euro 2024. Come succedeva in passato ad accedere alla fase a eliminazione diretta saranno le prime due di ogni girone a cui si aggiungeranno le migliori quattro squadre giunte al terzo posto. Qualora due nazioni giungessero a pari punti, andrebbero prese in considerazioni le seguenti combinazioni: 

- maggior numero di punti nelle partite disputate fra le squadre in questione (scontri diretti);

 - miglior differenza reti nelle partite disputate fra le squadre in questione;

 - maggior numero di gol segnati nelle partite disputate fra le squadre in questione.

Se alcune squadre sono ancora a pari merito dopo aver applicato questi criteri, essi vengono riapplicati esclusivamente alle partite fra le squadre in questione per determinare la classifica finale. Se la suddetta procedura non porta a un esito, si applicano i seguenti criteri:

- miglior differenza reti in tutte le partite del girone;

- maggior numero di gol segnati in tutte le partite del girone;

- maggior numero di vittorie in tutte le partite del girone;

- migliore condotta fair play del girone, calcolata con le seguenti penalizzazioni:

- ogni ammonizione: un punto;

- ogni espulsione per doppia ammonizione o espulsione diretta: tre punti;

- migliore posizione nella classifica generale delle qualificazioni europee (o sorteggio, nel caso in cui sia coinvolta la Germania, nazione ospitante).

Se due squadre che hanno lo stesso numero di punti e lo stesso numero di gol segnati e subiti si sfidano nell'ultima partita del girone e sono ancora a pari punti al termine della giornata, la classifica finale viene determinata tramite i tiri di rigore, purché nessun'altra squadra del girone abbia gli stessi punti al termine della fase a gironi.

L'Italia ha vissuto la gioia di conquistare un titolo europeo già nel 1968, quando il format prevedeva la ripetizione in caso di pareggio. Un'eventualità che vide la squadra di Ferruccio Valcareggi dover disputare per due volte la finale con la Jugoslavia prima di avere la meglio sugli avversari e alzare la coppa da vincitrice nel cielo di Roma. Per rivedere l'Italia sul gradino più alto del podio è stato necessario attendere 53 anni quando a Wembley il team tricolore ha avuto la meglio sull'Inghilterra ai rigori al termine di una partita dominata dagli inglesi. 

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