Poco, pochissimo, turnover contro la Salernitana e cambi mirati nella ripresa dopo aver sistemato la pratica nel primo tempo. Minutaggio relativamente contenuto per Lautaro e Thuram e Mkhhtiryan, qualcosa in più Calhanoglu, meno di un quarto d'ora risparmiato a Bastoni, riposo assoluto invece per Dimarco e Darmian. L'andamento generale del match ha tolto poi inevitabilmente intensità allo stesso, senza così spremere chi ha giocato l'intera partita. Nel caso di Dumfries, anzi, l'essere stato in campo sino al fischio finale ha permesso all'olandese stesso di ritrovare ritmo dopo un mese col freno a mano tirato. Insomma, in previsione del ritorno in Champions contro l'Atletico Madrid tutto è andato per il verso sperato da Inzaghi, le cui scelte, al momento dell'ufficialità aveva stupito qualcuno. Altra mossa invece azzeccata dal tecnico nerazzurro che contro gli spagnoli non avrà a disposizione il solo Acerbi, assenza comunque prevista.
L'avvicinamento al duello con Simeone inizia sostanzialmente oggi, per quanto l'Atletico sia già stato lungamente visionato e studiato. Pochi dubbi, comunque. Forse il solo vero interrogativo riguarda la fascia destra, con Darmian comunque in vantaggio su Dumfries. Per il resto la formazione è presto fatta: Pavard, De Vrij e Bastoni davanti a Sommer, Dimarco a sinistra, Mkhitaryan, Calhanoglu e Barella a centrocampo, Lautaro e Thuram in attacco. Frattesi è recuperato e farà da staffetta centrale, così come l'ottimo Carlos Augusto visto in campo ieri sera. Insomma, la gestione delle energie è stata più che soddisfacente. E bisogna pure tener conto che fatto che l'Atletico nell'ultimo mese e mezzo ha disputato, contando quello di oggi, 12 partite, quattro in più dell'Inter, compresa la trasferta araba per la SUpercoppa spagnola che a differenza di quella nerazzurra non ha permesso di riportare a casa alcun trofeo