Diego Simeone ritrova l'amico Simone Inzaghi e la 'sua' b domani sera a San Siro per l'andata degli ottavi di finale di Champions League. L'allenatore dell'Atletico Madrid presenta in conferenza stampa il match contro i nerazzurri. "Io penso che l'Inter sia tra le migliori 4-5 squadre d'Europa in questo momento. Basta vedere quello che stanno facendo in campionato, l'anno scorso in Champions hanno giocato una grandissima finale contro il Manchester City - ha detto in conferenza stampa il Cholo -. Non lo dico da ora: giocano in maniera concreta, semplice e così vengono le cose migliori. Come ha detto Koke, lavorano di gruppo: sarà una partita di tanti duelli, chi ne vincerà la maggior parte avrà più possibilità di vincere". Porte spalancate a un futuro in Italia: "In futuro credo di sì, continuo a dirlo. Mi piace moltissimo l'Italia e ho tanti amici in Italia. Un giorno parleremo sicuramente di me allenatore qui in Italia"-
LA CONFERENZA DI SIMEONE
A livello emotivo qui ha tanti amici, da Zanetti a Simone Inzaghi: che effetto le fa tornare nel suo stadio contro degli amici?
"Sono stati i due anni migliori della mia carriera, in una squadra molto forte. Ho un grandissimo ricordo del gruppo di calciatori che avevamo, un grandissimo ricordo della gente che in quei due anni mi ha voluto molto bene. Sono in un posto dove voglio bene alla gente che c'è, domani convivrò con questo".
Nella fase a gruppi si è detto che mancava qualcosa per essere al top. Giocare contro un rivale che ha fatto una finale vi aiuterà in questo?
"Io penso che l'Inter sia tra le migliori 4-5 squadre d'Europa in questo momento. Basta vedere quello che stanno facendo in campionato, l'anno scorso in Champions hanno giocato una grandissima finale contro il Manchester City. Non lo dico da ora: giocano in maniera concreta, semplice e così vengono le cose migliori. Come ha detto Koke, lavorano di gruppo: sarà una partita di tanti duelli, chi ne vincerà la maggior parte avrà più possibilità di vincere".
È la partita più difficile delle ultime stagioni?
"Beh, abbiamo affrontato il Real, è un avversario al livello dell'Inter".
Nel centrocampo dell'Inter c'è qualcuno che le ricorda lei da giocatore?
"Non mi metto a fare paragoni. Sono tre giocatori che possono giocare in diversi ruoli, che possono cambiare posizione, che arrivano in area molto bene, che tirano bene da fuori area".
Llorente in attacco sembra una buona soluzione. Può esserlo domani?
"Marco ha una caratteristica diversa dagli altri attaccanti che abbiamo, per certi versi simile a Correa. Non è un attaccante puro come Morata o Depay: questa notte studieremo bene la partita che dobbiamo giocare domani".
Con la Lazio avete colpito per il modo di affrontare la partita. Questo è ora il vostro modo di giocare, può essere una tattica per togliere certezze all'Inter?
"Noi giochiamo in base ai giocatori che mettiamo in campo, in base al ruolo dei giocatori che scegliamo. Contro l'Almeria abbiamo avuto il 28 per cento di possesso palla, ma la partita chiedeva di fare quello. Andremo dietro alla partita che immaginiamo e cercheremo di fare quello che pensiamo serva alla partita".
Che ricordo ha della finale del '98 contro la Lazio?
"Un grandissimo ricordo".
Venite da un 5-0 al Las Palmas dove tutto ha funzionato. La squadra è nella sua miglior versione?
"Non rispondo, dico che dobbiamo giocare con l'intensità che abbiamo visto nelle ultime partite di Copa del Rey, come con l'Almeria. Affrontiamo un'avversaria che sta vivendo un grandissimo momento. Giocheremo come crediamo di poterli mettere in difficoltà".
C'è un giocatore che ruberebbe all'Inter?
"Il portiere, così non hanno portieri".
Che ricordo ha di Inzaghi come giocatore?
"Con Simone abbiamo un grandissimo rapporto per gli anni insieme che abbiamo passato alla Lazio, parlavamo tantissimo di calcio e si vedeva la sua fame di calcio. Aveva un allenatore in corpo e domani ci ritroveremo: gli voglio molto bene e sono molto contento di quello che sta facendo con l'Inter, è un grandissimo allenatore e sta gestendo molto bene un gruppo di ragazzi che lo seguono tantissimo".
Lautaro, vicinissimo nel 2018 all'Atletico, è un rimpianto?
"Non c'è solo Lautaro tra i giocatori dell'Inter che potevano venire da noi e non l'hanno fatto. Sono tutti giocatori forti, nel suo caso non c'è nessun rimpianto: ha scelto un cammino giusto, visto quello che sta facendo, e sono contento per lui, anche perché è argentino".