TENNIS

Tennis, Matteo Berrettini sposta il rientro in campo: "Tornerò a Phoenix e affronterò Miami"

Il romano ha deciso di rinviare nuovamente il rientro in campo ripartendo dal torneo americano in programma dal 12 al 17 marzo prossimi

di Marco Cangelli

© gabriele-seghizzi

Sarà necessario attendere ancora qualche settimana prima di vedere nuovamente in campo Matteo Berrettini. Il tennista romano ha annunciato in conferenza stampa la decisione di saltare l'appuntamento di Indian Wells e rientrare negli Stati Uniti a partire dall'Arizona Tennis Classic in programma a Phoenix dal 12 al 17 marzo prossimi. L'azzurro ha preferito prendersi ancora qualche giorno di allenamento a Monte Carlo prima di puntare verso il Masters 1000 di Miami

Come ripetuto più volte nel corso degli ultimi mesi, il mantra del capitolino è pazienza, evitando così di prendersi possibili rischi dovuti a un rientro affrettato, ma soprattutto puntando nuovamente a divertirsi dopo aver vissuto un periodo di down: "Il punto più difficile è coinciso con il mio ritiro agli Us Open e ai mesi successivi. In quel momento non avevo voglia nemmeno di andar a fare fisioterapia per riprendermi perché avevo finito quell'energia necessaria per rialzarmi - ha raccontato Berrettini -. Grazie al lavoro svolto con il mental coach che mi segue da quando ho 17 anni sono riuscito a riprendermi e rivivere quella voglia di scendere in campo, giocare e comprendere cosa mi spingesse a giocare tornei così importanti contro fuoriclasse di questo calibro".

Il 27enne romano era stato a un passo dal rientro agli Australian Open, tuttavia proprio alcuni nuovi problemi fisici lo hanno fatto desistere. Ciò però lo ha spinto a svolgere una serie di test fisici che hanno portato alla luce non solo l'infortunio al piede, ma anche una serie di acciacchi alla schiena. "In Australia abbiamo svolto molte ore in campo e il problema al piede sembrava superato. Forse a causa del caldo o delle condizioni climatiche, ci siamo accorti che non riuscivo a performare, motivo per cui abbiamo deciso di fermarci piuttosto di farci male nuovamente perché altrimenti sarei stato fermo almeno altri tre-quattro mesi - ha sottolineato Berrettini -. Da quando mi sono fatto male agli US Open non sono riuscito più ad allenarmi un mese consecutivo perché per rientrare prima, abbiamo affrettato i tempi facendo emergere una scogliosi che ho sin da bambino e le difficoltà a girarmi a causa degli addominali. Ora sto decisamente meglio e non vedo l'ora di tornare".

Chiaramente il ranking attuale non fa giustizia del talento di Berrettini che ora potrà usufruire del ranking protetto prima di puntare a rivivere quelle emozioni che solo Wimbledon sa offrire e che già lo scorso anno, in un momento in cui l'azzurro era alle prese con una serie di complicazioni fisiche, ha ritrovato quell'energia che solo il tennis sa offrire. Il sogno di alzare un trofeo in futuro c'è sempre, ma sarà necessario fare un passo alla volta, guardando sempre con attenzione anche a Jannik Sinner a cui è molto legato. "Innanzitutto voglio tornare a Roma dove manco da due anni e poi affrontare tutta la stagione della terra rossa prima di indirizzarci sull'erba. Di Jannik vorrei avere la sua risposta, tuttavia ci confrontiamo sempre per poter migliorare e spingerci l'uno con l'altro".

BERRETTINI E IL RINGRAZIAMENTO A MALDINI -

 Poi un ringraziamento particolare: "Conosco sportivi forti che mi vogliono bene e che sono stati infortunati, uno di quelli che mi ha aiutato è Paolo Maldini. Ci siamo parlati e mi ha fatto capire che c’è posso avere ancora tanto da dare, che la carriera è ancora molto lunga".

BERRETTINI-SATTA, STORIA FINITA -

 Il futuro di Matteo Berrettini passa infine anche dalla rottura con Melissa Satta, ufficializzata proprio in occasione della conferenza stampa, ma che al tempo stesso non sembra aver lasciato particolari strascichi sul tennista tricolore: "Devo ringraziare Melissa per i mesi che ho trascorso con lei anche se sono stati particolarmente difficili - ha concluso l'azzurro -. E' stato un rapporto molto intenso, ma che si è concluso senza che vi sia stato nulla di particolarmente grave. Abbiamo una grandissima stima l'uno per l'altro e non posso far altro che ringraziarla".