VERSO NAPOLI-BARCELLONA

Barcellona, Xavi affronta il Napoli e spazza le polemiche: "È il momento di far parlare il campo, un pareggio non mi sta bene"

Il tecnico dei catalani: "Vogliamo qualificarci per i quarti, ma questa è una sfida da 50 e 50. Lewandowski è un leader"

Lontano dal Real Madrid in campionato e più che in bilico sulla propria panchina. Xavi Hernandez sfida il Napoli con il suo Barcellona nell'andata degli ottavi di finale di Champions League: "Questo è lo scenario perfetto per fare un grande partita perché questa competizione regala sogni, motivazioni e speranze. Vogliamo andare ai quarti, ma affrontiamo un Napoli che anche se ha cambiato tecnico in maniera sorprendente, sarà spinto dal proprio pubblico e avrà voglia di fare bene. Gli azzurri hanno un tridente offensivo importante".

Come in ogni vigilia che si rispetti, anche Xavi non ha voluto sbilanciarsi per quanto riguarda il discorso qualificazione: "Partiamo col 50% di possibilità di qualificarci ai quarti di finale, siamo entrambe squadre che hanno vinto il campionato nella passata stagione e se il Napoli non sta facendo bene in Serie A, noi non abbiamo trovato regolarità. Dobbiamo dimostrarlo in campo se vogliamo essere i favoriti e passare il turno, solo lì possiamo parlare. Questa sfida è molto equilibrata, ma per me pareggiare non è un buon risultato. Sono cresciuto con questa mentalità al Barcellona, ma ovviamente vanno valutate le circostanze".

Sicuramente l'esordio di Calzona sulla panchina del Napoli avrà cambiato i piani di studio di Xavi, spiazzato dalla decisione della società azzurra: "Come giocheranno gli azzurri lo scopriremo in campo, ma per noi sinceramente cambia poco. Il modulo è importante, ma non è la cosa principale. Serve dominare il gioco".

Per il Barcellona, che sta vivendo una stagione sottotono dopo aver vinto la Liga l'anno scorso, questo ottavo di finale è un momento delicato: "Non giochiamo per zittire le critiche, il nostro fuoco non deve venire da quello o dalle cose non vere che leggiamo. Noi giochiamo per i tifosi - ha continuato Xavi in conferenza -, per noi stessi e per il prestigio. La motivazione dev'essere solo che giochiamo un ottavo di finale in Champions League ed è uno scenario magnifico. Non è l'ora della verità per noi, ma l'obiettivo è passare il turno e per quello sarà fondamentale difendere bene evitando di subire ripartenze troppo facilmente".

A fine stagione però Xavi lascerà la panchina dei blaugrana: "Il nostro obiettivo è andare ai quarti iniziando a concentrarci sui primi novanta minuti a Napoli. Il mio annuncio di non proseguire qui è stato assorbito bene, i ragazzi si sono uniti e vogliono dare ancora di più. Lewandowski sta dimostrando di essere un leader. Non mi sento in discussione già ora, né di giocarmi il posto. Al contrario ho una motivazione immensa".

DE JONG: "STANCO DELLE VOCI SUL MIO FUTURO, STO BENE A BARCELLONA"

"Sono stufo di quello che si dice sul mio futuro - ha sbottato in conferenza -, mi fa innervosire perché vengono dette tante bugie a riguardo. Sono molto felice al Barcellona che è sempre stato il club dei miei sogni".

Una fetta importante del futuro il Barcellona se la gioca con il cammino in Champions League che parte proprio da Napoli: "Sono partite speciali da preparare, bisogna sempre affrontarle alla grande e vedremo se riusciremo a fare bene già al Maradona. Noi siamo carichi - ha assicurato l'allenatore del Barcellona -, vogliamo giocare e vincere".

Il Napoli ha cambiato allenatore e questo potrebbe portare qualche incertezza in più dal punto di vista tattico da affrontare per i catalani, ma i campioni a disposizione di Calzona sono conosciuti e studiati dai ragazzi di Xavi: "Il Napoli è una squadra molto forte, sono campioni d'Italia e nonostante tutti i problemi di quest'anno sono agli ottavi di Champions. Kvaratkshelia è un giocatore di altissimo livello e fa la differenza, sicuramente dovremo tenerlo d'occhio".

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