Il Tor des Geants dice dieci e riparte dalla sfida Collé-Bosatelli-Reynolds

La decima edizione dell'ormai celeberrima prova valdostana prende il via domenica

Variabilità elevata, temperature in diminuzione, zero termico attorno ai 2.300 e, da lunedì, venti in aumento: così recita il bollettino meteo della Regione Valle d’Aosta e a due giorni dal via del Tor Des Geants (ma già oggi prende il via il Tor des Glaciers, la prova super-size di 430 km riservata a soli 100 indomiti) gli 800 ultratrailer che si apprestano a percorrere l’Alta Via n. 1 e l’Alta Via n.2 valdostane non possono non tenerne conto. Ulteriori difficoltà, insomma, per una prova che già di per sé lascia ben poco spazio al comfort. Anzi! Ma la forza, la grandezza e il fascino del Tor, che quest’anno grazie all’impegno dei VdA Trailers festeggia la sua decima edizione, stanno proprio nelle sue affascinanti difficoltà.

Domenica 8 settembre, dunque, la partenza da Courmayeur a mezzogiorno: 356 km (come specifica l’organizzazione) e 27.390 metri di dislivello positivo da coprire in un tempo massimo di 150 ore, entro e non oltre le 18 di sabato 14. I primi rivedranno Courmayeur nella tarda mattinata di mercoledì, gli ultimi lotteranno contro i minuti. Per tutti, indiscriminatamente, i Giganti della Valle d’Aosta, con passaggi oltre i 3.000 metri, attraversando il territorio di ben 34 comuni. Una sfida con se stessi, prima di tutto. Contro la fatica fisica e mentale, contro la privazione del sonno (questo vale tanto per i primi quanto per gli ultimi), contro il freddo e le asperità di un ambiente alpino tanto bello quanto selettivo.

A caccia della riconferma, su tutti, c'è l’idolo di casa: il gressonaro Franco Collé, vincitore dell’edizione scorsa e oggi al via con tanta voglia di rifarsi dopo i problemi accusati una settimana fa all’Ultra Trail del Monte Bianco. Tra gli italiani in gara, ad insidiarlo ci saranno Oliviero Bosatelli (quarto l’anno passato, secondo nel 2017 e vincitore nel 2016), Peter Kienzl, terzo dodici mesi fa, Andrea Macchi, Gianluca Galeati e Stefano Ruzza (anche se in una gara del genere le previsioni della vigilia, va da sé, sono spesso fatte per essere poi smentite e stravolte).

Ma soprattutto a dare del filo da torcere a Collé potrebbe esserci ancora il canadese Galen Reynolds, protagonista l’anno passato con un secondo posto frutto di una quasi rimonta che avrebbe avuto del clamoroso. Tra le donne, invece, non manca Lisa Borzani – trionfatrice nel 2016 e nel 2017, seconda nel 2015 e nel 2014 – nonostante un infortunio che non l’ha però costretta al forfait come invece avvenuto nel 2018. A darle del filo da torcere, tra le top runner, anche la campionessa in carica Silvia Trigueros Garrote.

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