Ci sono le statistiche tradizionali, quelle che si concentrano sui dati diretti (come i gol segnati e subiti o la percentuale di passaggi riusciti), e quelle avanzate, che considerano anche gli aspetti indiretti del gioco, come l'impatto del singolo nell'organizzazione tattica della squadra o il suo contributo nella fase difensiva (con parametri differenti e più complessi rispetto a quelli che valutano, per esempio, il numero di intercettazioni). Tutti sanno che, se ci si basa sui numeri classici, l'Inter è in testa, non solo alla classifica di Serie A, ma anche in quella dei gol fatti e subiti, oltre ad avere in squadra il capocannoniere del campionato. Il numero di febbraio del "Nuovo Calcio", però, ci dimostra che anche nelle analisi più complesse la squadra di Inzaghi domina in quasi tutte le "voci".
Ci sono per esempio gli "expected Goals", il dato che misura la possibilità che un tiro possa trasformarsi in una rete. Dall'analisi di migliaia di conclusioni in porta viene assegnato a ognuna un valore che varia da 0 (nessuna possibilità di segnare) a 100 (gol sicuro). L'Inter è prima, così come nell'indice che valuta le sequenza di 10+ passaggi (sintomo di un gioco palleggiato), ma anche negli attacchi diretti (a dimostrazione della varietà della manovra di Inzaghi).
Nerazzurri primi anche nell'Indice di Efficienza Tecnico-Tattica (IET), che valuta le scelte di gioco in fase di possesso e non possesso e dei gesti tecnici, e nell'Indice di Aggressività offensiva (AGGOFF), che esprime la capacità del giocatore di accelerare le azioni d'attacco. La squadra di Inzaghi è in testa anche alla classifica del "Movimento senza palla ottimale" (KM), che valuta le scelte migliori dei giocatori non in possesso e nella "Soluzione ottimale" (KS) che esprime la capacità del singolo di fare la scelta migliore tra quelle a disposizione.
Ci eravamo già accorti tutti della forza nerazzurra ma il conforto dei numeri, anche quelli più sofisticati, ci regala anche una prova scientifica.