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Saponara racconta l'esperienza in Turchia: "Avrei voluto rimanere a Verona e giocare almeno una volta in Nazionale"

Il calciatore dell'Ankaragücü ha parlato della sua scelta in un'intervista esclusiva rilasciata a Marialuisa Jacobelli

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Riccardo Saponara sta vivendo i primi mesi in Turchia eppure l'attaccante dell'Ankaragücü si è subito trovato a proprio agio con la nuova dimensione. Costretto a lasciare a gennaio l'Hellas Verona, l'attaccante romagnolo ha sfruttato il legame con la cultura italiana trovandosi esaudendo così un desiderio che si portava dentro da tempo. Una storia che ha raccontato in un'intervista esclusiva rilasciata a Marialuisa Jacobelli per Sportmediaset.

"L'Italia, le persone a me più care e le abitudini mi mancano. Nonostante ciò tutti si sono dimostrati subito disponibili e per questo non sento il gap con il mio paese - ha spiegato Saponara -. Mi manca Verona perchè il progetto iniziale non era andarmene dopo soli sei mesi, ma dopo aver vissuto i due anni di contratto e quanto offre la città. Nonostante ciò posso esser soddisfatto di queste prime settimane". 

Il piccolo rimpianto nasce essenzialmente dal rapporto che si era creato con i compagni di squadra così come quello costruito a Empoli con Mirko Valdifiori e Lorenzo Tonelli, "fratelli maggiori" nell'esperienza in azzurro, ma soprattutto fedeli compagni di un viaggio non semplice che lo ha portato dalla provincia di Forlì alla Toscana. Una terra quest'ultima che gli ha regalato grandi soddisfazioni sia con l'Empoli che con la Fiorentina dove ha trovato quello che è mancato nella sua carriera: la costanza. "A Empoli giocavo nel 3-4-1-2 da trequartista, mentre a Firenze Italiano mi ha spostato più all'esterno dove sulla sinistra mi sono espresso al meglio. Purtroppo la costanza è stato un po' il mio tallone d'Achille che non mi ha permesso di vestire la maglia della nazionale maggiore, un sogno che un giorno spero di poter esaudire". 

In Turchia Saponara ha potuto osservare la grande assonanza con la cultura italiana, ma soprattutto il legame al calcio di casa nostra, amato grazie anche a personaggi come il commissario tecnico Vincenzo Montella, apprezzato nella Penisola Anatolica sia per le sue competenze che per la sua umanità emersa in tutto e per tutto in occasione del terribile terremoto che ha colpito il paese lo scorso anno. Dalla Turchia l'ex attaccante del Milan non ha mai smesso di guardare il nostro campionato dove c'è una sola favorita per il successo finale. "Spesso e volentieri le squadre di vertice si appoggiano sui singoli, ma in questo caso ho visto un collettivo veramente forte. Non credo che abbia le carte in regola per vincere lo scudetto come l'Inter, anche perché credo che possano andar avanti anche in Champions League".