La Juve non cambia: Allegri ancora con il 3-5-2, in attesa di decidere il futuro
Contro il Frosinone il cambio di sistema di gioco si vedrà, nel caso, a partita in corso
Dopo sei giorni in cui si dava per certo il passaggio dal primo minuto al 4-3-3, complici anche certe prove sul campo, Allegri sembra deciso a rimanere fedele al sistema di gioco che ha permesso alla Juventus di volare, almeno fino a un mese fa. Niente cambi, per ora, se non nello sviluppo dell'azione o a partita in corso. Forse è una scelta obbligata, visti i problemi di Danilo e Alex Sandro, forse è meglio non rischiare, visti i miseri due punti in 4 partite, resta il fatto che Max va verso una difesa con Gatti, Bremer e Rugani.
Nonostante il momento poco esaltante e gli scaramantici proclami sui rischi di essere risucchiati in classifica, la Juventus deve veramente impegnarsi a fondo per non andare in Champions League. Soprattutto se si valuta che, guardando il ranking, l'Italia potrebbe portare 5 squadre nella massima competizione per club. La conquista di un posto nell'Europa che conta sarà salutato come un'impresa degna di essere indagata dalla Congregazione dei Santi in Vaticano, per le sue implicazioni sovrannaturali, da parte dell'immensa schiera della stampa amica dell'allenatore ma, a qualsiasi osservatore neutrale, sembrerà davvero il minimo.
Il Corriere dello Sport ci informa che, a fine marzo, ci sarà l'incontro decisivo per conoscere il futuro della panchina bianconera. Sarà quel meeting con la dirigenza a farci capire se Allegri rinnoverà il contratto in scadenza nel 2025. Come più volte ripetuto, sarà complicato vederlo allenare la prossima stagione senza un prolungamento. Resta da capire se la Juve abbia voglia di proseguire ancora con lui e viceversa.
In ballo, come riferisce il giornale romano, c'è un tesoretto da 80 milioni tra l’accesso alla Champions e quello al nuovo Mondiale per club a 32 squadre, a cui la Juve parteciperà a meno che il Napoli passi il turno con il Barcellona e nei quarti ottenga almeno una vittoria o due pareggi o, in alternativa, che la Lazio raggiunga la finale di Wembley. Nel caso di partecipazione all'evento americano, i bianconeri si porterebbero a casa i 50 milioni offerti a ognuna delle partecipanti, con eventuali premi a salire a seconda del comportamento nella manifestazione. In più, ci sono gli incassi derivanti dalle più che probabili cessioni di alcuni dei gioielli usciti dalla Next Gen andati in prestito, e di qualche big che non abbina le proprie prestazioni con la consistenza della busta paga.
Insomma, se le due parti proseguiranno insieme ci sarà la possibilità di ricostruire la squadra. La domanda però è sempre quella: ne hanno davvero voglia?