Ferrari e Red Bull chiudono in bellezza e in velocità i tre giorni di test precampionato di Sakhir, dividendosi i quartieri altissimi delle classifiche sia in conformazione passo gara che nel time attack in assstto da qualifica. Rapporti di forze confermate anche alla bandiera a scacchi finale del venerdì sera da "liberi tutti", ma solo in attesa di ritrovarsi sullo stesso asfalto tra meno di una settimana per i primi turni di prove libere del weekend "anticipato" del Gran Premio del Bahrain che sabato 2 marzo darà il via a un Mondiale che - in attesa di precisare meglio la portata della sfida rossa allo strapotere dei "Tori" - è destinato a muovere da Sakhir con Max Verstappen e la Red Bull nell'innegabile ruolo di grandi favoriti. Ben al di là del rischio-destabilizzazione legato al caso-Horner. A svettare sul monitor dei tempi è Charles Leclerc che chiude al comando con il tempo di un minuto, 3o secondi e 122 millesimi, mentre Verstappen nel finale non affonda in colpi al termine di un pomeriggio piuttosto complesso nel garage RB (simulazione molto buona ma abortita per un intoppo da natura tecnica) e scivola al quarto posto del ranking a 433 millesimi dal ferrarista. Tra Leclerc e il tre volte campione del mondo si infilano George Russell (+0.122) con la Mercedes W15 rilevata da Lewis Hamilton (autore della dodicesima performance ma nella prima e più calda parte della giornata) e Guanyu Zhou, autore di un guizzo finale con pneumatici supersoft con la Kick Sauber (+0.325).
Yuki Tsunoda conferma le buone prospettive iniziali di VISA Cash App RB sigillando la top ten con un crono lontano venti soli millesimi da SuperMax, seguito da Alexander Albon con la Williams FW46 powered by Mercedes e dotata per l'occasione (come la Sauber di Zhou) di un treno di supersoft in grado di spingerlo fino a 662 millesimi dalla Ferrari. Per il pilota inglese di origini asiatiche (che ha girato per l'intera giornata) il numero più alto di giri coperti - centoventuno - nelle ultime otto ore di test.
Non brilla più di tanto la McLaren che saluta con il settimo tempo di Oscar Piastri (+0.708) davanti a Fernando Alonso: vent'anni di differenza anagrafica (e due titoli iridati...) tra i due ma 125 soli millesimi nella classifica dei tempi.
A chiudere la top ten sono - a conferma di quanto si diceva all'inizio a proposito di Ferrari e Red Bull - Carlos Sainz e Sergio Perez che erano scesi in pista nella mattinata. Lo spagnolo è l’ultimo della fila a rimanere nello stesso secondo del capoclassifica (nonché compagno di colori) Leclerc, mentre il messicano "scavalla" il muro e rimedia un distacco di 161 millesimi superiore al secondo stesso.
Come anticipato, non riesce a spingersi più su del dodicesimo tempo sir Lewis Hamilton, anche lui al volante (della Mercedes W15) nella prima parte della giornata. Il ferrarista prossimo venturo si ferma a un secondo e 677 millesimi dall'exploit del suoi prossimo compagno di squadra a Maranello, preceduto in classifica dalla Haas-Ferrari di Nico Hulkenberg, in pista nel pomeriggio-sera.